ItalBasket, sogno finito: Croazia a Rio

La squadra di Petrovic punisce gli azzurri con Saric, Bogdanovic e Simon
ItalBasket, sogno finito: Croazia a Rio© CIAMILLO
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TORINO – I 14.000 del PalaAlpitour tributano con grande sportività l’omaggio alla Croazia, che vince 84-78 al supplementare e va a Rio. Interrompendo il sogno dell’Italia. Bogdanovic (26 punti), Saric (18 e 13 rimbalzi) e Simon (21) sono i killer della squadra di Messina, che paga i problemi di falli di Gallinari (12 in soli 25’) e Datome (12), la serataccia di Gentile e Bargnani e le cattive medie di Belinelli (18 ma 4/15 su azione).

 

IN SALITA - La finale prende subito una piega particolare, prima con gli arbitri severi all’inverosimile che affibbiano due falli tecnici nei primi 3’30” alla panchina croata e a Bargnani (1° e 2° fallo), poi al 3’27” (sul 4-2 per la Croazia) è il tabellone a diventare protagonista, con l’avaria che ferma il match addirittura per 23 minuti. Uno stop da record dopo il quale Gallinari commette subito il secondo fallo, aprendo la crepa nell’attacco azzurro con il 4/14 del 10’. Nonostante il muro Cusin – autore di tre giocate difensive entusiasmanti - la Croazia è più saggia e va spesso in lunetta, dove Bogdanovic capitalizza (12/13 dalla lunetta). Lui e Planinic firmano il +11 (28-17) del 15’, quando Ettore Messina chiama l’unità di crisi: Belinelli si sblocca, Bargnani e Gallinari rientrano dopo 45 minuti in panchina e la risposta è con l’8-1 che la riapre (29-25). Tuttavia il Mago spreca troppo da sotto e si chiama fuori con il terzo fallo al 17’, e se Gallinari – sempre raddoppiato – genera buoni tiri (-1 sul 31-30 con tripla di Hackett) dall’altra parte Bogdanovic (17 a metà) firma un 5-0 micidiale (39-32).

 

RIENTRO – Il rientro azzurro è illusorio: il 10-0 iniziato da Belinelli prima dell’intervallo viene completato da Gallinari – che diventa padrone anche in difesa – e Datome (39-42). A togliere l’inerzia agli azzurri sono immediatamente il terzo e quarto fallo di Hackett al 25’, e le tre triple di Krunoslav Simon (50-44). Melli diventa un gigante a rimbalzo d’attacco, e i suoi 7 punti uniti ad una stoppata su Planinic (ma sarebbe interferenza e sulle proteste Aza Petrovic prende tecnico) riportano l’Italia avanti sul libero di Datome (54-55). Non basta, perché la classe di Saric cambia la gara, con 6 punti in fila, mentre per l’Italia senza playmaker – con Hackett fuori con problemi di falli – ogni attacco a difesa schierata è un tormento. Sembra finita sui 9 punti in fila di Saric, che assieme a Planinic prende tutti i rimbalzi d’attacco, ma dal -8 l’Italia ha ancora l’orgoglio per rientrare nonostante il quinto fallo di Datome e di Gallinari (ma sul 5° fallo sarebbe fallo in attacco di Simon). Sono la tripla di Belinelli, la penetrazione di Hackett e le giocate di un Melli che diventa monumentale a forzare l’overtime: Melli segna in tap-in a 5” correggendo il layup di Belinelli.

 

OVERTIME – L’Italia non ne ha più, Saric apre l’overtime segnando in avvicinamento, Simon punisce da tre e Bogdanovic mette la tripla del ko, allo scadere dei 24”, per il +6 (80-74). L’Italia avrebbe un’ultima chance, ma il layup fallito da Gentile per il -2 elimina gli ultimi sogni.


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