Basket NBA, Gallinari spiega il suo futuro

Dopo la terza operazione al ginocchio, l'azzurro: “La tecnica usata nel secondo intervento non è stata efficace, sono seccato ma è inutile polemizzare, ci sono i tempi per recuperare bene”
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NEW YORK – Con un lungo post su Facebook, Danilo Gallinari ha spiegato la propria situazione dopo la terza operazione al ginocchio sinistro, infortunato il 4 aprile scorso. Il Gallo ha spiegato che soltanto in quest'ultimo caso l'intervento è stato di ricostruzione del legamento crociato anteriore: il primo intervento (nella scorsa primavera) era stato per il menisco, della seconda operazione (a metà giugno) ha parlato lo stesso Gallinari nel suo messaggio, ammettendo che il tentativo di affidarsi alla tecnica di riparazione fisiologica dei tessuti (che si utilizza quando il legamento non è completamente lesionato, come nel caso dell'azzurro) non ha dato i risultati auspicati. E la stagione 2013/14 del Gallo è finita ancora prima di cominciare, un problema per i Denver Nuggets che con Gallinari avevano il 70% di vittorie (e lo scorso anno toccarono quota 57 successi, record di franchigia), e senza di lui sono scesi al 53% (e oggi non disputerebbero i playoff). Il 25enne – che salterà anche l'estate in azzurro – dà appuntamento alla prossima stagione. Ecco, punto per punto, il messaggio di Gallinari.

OPERAZIONI - «Ricordate il 12 giugno? E' stata la data del mio secondo intervento al ginocchio, in realtà non è stato un vero “intervento di ricostruzione al ACL” in quanto il medico chirurgo ha utilizzato una nuova tecnica “Healing Response” in parole semplici ha indotto la riparazione fisiologica dei tessuti (questo tipo di tecnica viene utilizzata solo quando c'è una parziale lesione dell’ACL)».

INSTABILITA' - «Durante i mesi successivi ho avuto una riabilitazione direi perfetta (sei mesi molto intensi) e ho avuto la possibilità di sperimentare nuovi metodi riabilitativi, oggi il ginocchio è molto forte e molto strutturato muscolarmente, non ho mai avuto nessun problema di dolore o gonfiore... ma ho mantenuto una leggera instabilità, questo inevitabilmente ha iniziato ha creare dubbi a me (non erano dubbi psicologici ma fisiologici) e ai miei fisioterapisti, e dopo attenti esami e test relativi... questi hanno evidenziato che il legamento non è cicatrizzato in modo completo! Quindi “Healing Response” non è stata efficace...».

INDIETRO NON SI TORNA - «Quindi... ho già fatto un terzo intervento ma il “primo” per la ricostruzione dell’ACL... e tutto è andato bene... Certo avrei preferito non accadesse e sono in parte seccato per non aggiungere altro... Il punto a mio favore e vi garantisco che non è “poco” sono le condizioni più che ottimali del ginocchio, questo faciliterà il pre e il post intervento! Molti di voi diranno o scriveranno: ma 'sto Dr. non poteva pensarci prima senza farti perdere del tempo? Inutile ripensarci o polemizzare... indietro non puoi andare! Oggi ci sono i tempi ottimali per affrontare tutto serenamente con il supporto completo dello Staff dei Denver Nuggets. Sarà sempre la mia pagina Facebook a darvi tutti gli aggiornamenti».


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