Basket NBA, Riley: Miami pronta a tutto per i big
NEW YORK – Sono giorni intensi per LeBron James, tra la finale persa contro San Antonio, un futuro NBA tutto da decidere e l'arrivo del terzo figlio. A rendere pubblico il particolare sulla vita privata è stato Pat Riley, presidente dei Miami Heat, che vive l'incertezza legata ai Big Three, che insieme hanno sempre raggiunto la finale NBA: James, Dwyane Wade e Chris Bosh possono uscire dal contratto entro fine mese, per lasciare Miami oppure per abbassarsi lo stipendio per avvicinare altre stelle e lottare di nuovo per il titolo. Se James dovesse lasciare Miami, in prima fila potrebbe esserci Cleveland, che ha ingaggiato David Blatt e non sceglierà nel draft Joel Embiid (operato al piede, ne avrà per almeno quattro mesi).
PRONTI A TUTTO – Riley lo ha detto a chiare lettere: «Siamo pronti a tutto per tenere qui i Big Three. Ma non avrò bisogno di mettere sul tavolo i miei anelli di campione NBA per convincere LeBron, Dwyane e Chris, semmai potrei chiedere di portare i loro, di anelli». Riley ha incontrato le sue star nel giro di un paio di giorni, e ha relazionato il proprietario Micky Arison. James ha fatto capire di essere disposto ad abbassarsi lo stipendio per favorire la flessibilità salariale di Miami, Wade ha evitato i media ma è pubblica la sua intenzione di giocare fino alla fine con gli Heat. E Bosh ha detto di non vedere una buona ragione per cui i Big Three debbano separarsi.
ATTRIBUTI - Riley però ha lanciato la sfida, spiegando: «Per mantenere un nucleo così a lungo servono anche gli attributi, se non li hai, non ce la fai a resistere. Noi purtroppo abbiamo palesato stanchezza mentale nella serie contro San Antonio. Abbiamo deciso di lasciare qualche giorno a James, Wade e Bosh per poi valutare in profondità le opzioni, a quel punto sapremo da dove si ripartirà. Abbiamo vissuto quattro anni vincenti con questo nucleo, vogliamo che diventino otto o magari dieci».