CAPO D'ORLANDO – In una settimana, la Betaland dimentica due mesi difficili e raddrizza la classifica: dopo il successo su Venezia, Capo d'Orlando stravince lo scontro-salvezza con la Virtus Bologna 89-62, la raggiunge in classifica (ma può contare sul 2-0 nello scontro diretto) così come Pesaro, e lascia Torino ultima da sola. Ryan Boatright (17 punti in 19') vive un grande debutto, ma il simbolo è Gianluca Basile, 41 anni, che sente aria di derby e firma 9 punti e 3 assist in 11'. Per la Obiettivo Lavoro, la peggior prova dell'annata potrebbe mettere nuovamente a rischio la panchina di Giorgio Valli (da capire se riemergeranno le ipotesi legate a Luca Dalmonte), nel frattempo si allunga la striscia negativa in trasferta, iniziata il 1° febbraio di un anno fa proprio a Capo d'Orlando.
CHE BOATRIGHT – Capo d'Orlando esclude Perl per fare posto a Boatright, la Virtus conferma l'assetto con Fells rimandando di una settimana il ritorno di Allan Ray. La scelta premia i siciliani, che volano via subito con il 16-4 di Bowers (19 punti), Stojanovic (11) e Jasaitis (16-4 al 5'). Boatright segna al primo pallone toccato, e sulla sua spinta Capo d'Orlando arriva a 26 punti dopo 8' con 11/13 al tiro, poi Basile entra e segna subito da tre (29-16).
FINO AL +31 – La Virtus finisce anche a -18 prima dell'intervallo, complice un autocanestro di Fells (47-29), e soltanto Odom (14) salva la faccia. Dall'intervallo, la Obiettivo Lavoro esce meglio, non subisce punti per oltre 4', ma le medie dalla distanza (4/23 finale) e le polveri bagnate degli esterni (11/37 complessivo per Hasbrouck, Fells, Gaddy, Vitali e Fontecchio, nessuno in doppia cifra) fermano la rimonta sul -9 (49-40). Qui Capo d'Orlando riprende il festival delle triple (12/23 finale) con Nankivil, ancora Basile e Laquintana, autori del 13-2 del ko. La Virtus molla gli ormeggi, Bowers, Basile, Stojanovic e Boatright portano Capo d'Orlando fino al +30 (88-57) che rischia di lasciare uno strascico pesante in casa Virtus.