Il passato che torna e Jefferson, l’equilibratore

Ai meno giovani (eufemismo) la notizia del ritorno della Simmenthal a Milano, avrà spalancato la porta dei ricordi. Era il 1956 quando il famoso marchio fece il suo esordio come sponsor dell’Olimpia aprendo un’era che portò nella città lombarda la prima Coppa del Campioni e dieci scudetti, e regalando 17 anni di sfide epiche con la grande Varese. Quel marchio fece le fortune delle Scarpette Rosse, ma indicò anche e soprattutto ad altri prestigiosi marchi la strada della sponsorizzazione nel mondo del basket. Chissà che oggi il suo ritorno, seppure come uno degli sponsor sulle maglie dell’Armani, non convinca altri a dar vita ad un’operazione nostalgia rientrando nella pallacanestro italiana. Una mera utopia? Forse.

Napoli, l'importanza di Jefferson

Intanto Napoli ha ripreso a macinare punti e vittorie. Grazie ai suoi americani, è vero, dando però anche spazio agli italiani, tanto che viene da chiedersi se il lungo Lever non meriti subito di rivedere la maglia azzurra. E mentre Milano continua a vincere, pur soffrendo, dimostrando di saper trovare ogni volta risorse insperate in un roster minato dagli infortuni, il campionato registra una “nuova” protagonista. Perché una Sassari così, capace di piallare la rivelazione Pistoia tirando con il 54,1% da tre, non si vedeva da tempo. L’impressione è che Jefferson, l’ultimo arrivato, sia l’equilibratore di gioco che mancava per il rilancio della Dinamo.