Accademia Sporting Roma, Puleio: «Riduttivo parlare di singoli, il gruppo è stata la vera forza»

Il capitano: «Forse non vinceremo il campionato ma davanti abbiamo squadre davvero forti, a cui va dato merito. A Gerano la vittoria più bella»
Accademia Sporting Roma, Puleio: «Riduttivo parlare di singoli, il gruppo è stata la vera forza»
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ROMA - Matteo Puleio, capitano dell'Accademia Sporting Roma, commenta la stagione dei suoi ai canali ufficiali del club: “È difficile riassumere un’intera stagione con un singolo aggettivo. È stato un cammino lungo, molto impegnativo sotto ogni punto di vista, ma che ci ha regalato tante sensazioni positive. Che voto darei alla squadra? Non sono mai stato bravo a dare voti, soprattutto a me stesso. Quest’anno poi parlare di singoli sarebbe davvero riduttivo. Il valore aggiunto di questa stagione è stato lo spirito di gruppo, la sintonia che si è creata tra tutte le componenti e dentro lo spogliatoio ha permesso di costruire un ambiente fantastico, ideale per fare bene. Sotto questo punto di vista il voto non può che essere un 10, a prescindere dal risultato finale del campionato che poi dipende da tanti altri fattori”. Con 71 punti, due sole sconfitte, la miglior difesa del campionato (con 18 gol subiti), l'Accademia Sporting Roma è terza a 3 punti dalla prima e a 1 dalla seconda. “Ai miei compagni posso solo fare i complimenti per quello che hanno dato ogni settimana. I numeri che hai ricordato sono incredibili e sono l’attestazione del grande lavoro che è stato fatto. Con questi punti saremmo primi in quasi tutti i gironi della categoria. Purtroppo forse non ci basteranno per vincere il nostro campionato ma abbiamo davanti due squadre davvero forti a cui va riconosciuto il giusto merito. La vittoria finale in un girone del genere si decide in pochi episodi ed evidentemente c’è stato qualcuno più bravo o fortunato di noi a portarli dalla propria parte. Detto questo, sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Abbiamo espresso un calcio di una qualità insolita per la categoria e dimostrato una grande personalità andando a vincere su campi che sembravano inespugnabil. La partita più emozionante? Direi la vittoria in casa del Gerano. È stata una grande partita sia dal punto di vista tecnico che agonistico, giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Si giocano poche partite del genere in una stagione e vincerla è stata una grande soddisfazione”

SUL SUO RUOLO - Il capitano svela poi le sue preferenze sul ruolo: difensore centrale o terzino? "Va fatta una distinzione tra cosa preferirei e cosa posso effettivamente fare. Il ruolo di terzino è quello che ho ricoperto nella maggior parte delle mie esperienze calcistiche ed è un ruolo che mi piace molto perché ti consente di partecipare tanto anche all’azione offensiva. Per farlo bene serve però tanta corsa e un passo che ora faccio fatica a permettermi. Il mister quando sono arrivato qui mi ha voluto provare al centro della difesa, un ruolo che non avevo mai fatto prima. Il modo in cui lui intende il ruolo del centrale nel suo gioco mi ha stimolato fin da subito. Quindi non saprei dirti, alla fine l’importante è poter aiutare al massimo la squadra, in quale ruolo devo farlo è una valutazione che spetta all’allenatore. Magari il prossimo anno mi vedrete al centro dell’attacco, lo proporrò al mister anche se non credo che sarà molto d’accordo”.

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