Corneto Tarquinia, Del Canuto: "Aranova? Avevo chiesto ai miei di fare squadra"

Il tecnico tiene i piedi per terra: "Al ritorno si parte da 0-0: in coppa è tutto abbastanza complicato, si rischia di prendere le sfide sotto gamba"
Corneto Tarquinia, Del Canuto: "Aranova? Avevo chiesto ai miei di fare squadra"
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ARANOVA - Al termine della gara disputata sul campo dell’Aranova l’allenatore della Corneto Tarquinia ha commentato la preziosa vittoria dei suoi. “Era una partita complicata – spiega Del Canuto – perché venivamo con un fardello enorme sulle spalle, quello della sconfitta di domenica; e siamo molto contenti perché avevo chiesto ai ragazzi una sola cosa, ovvero la capacità di fare squadra. Di saperlo fare sotto tutti i punti di vista, dunque partendo dal sacrificio, evitando pur volendo anche il nostro classico bel gioco, del resto avevamo bisogno di far giocare i ragazzi che non erano ancora scesi in campo, vedi Siclari e Suriano, che si sono comportati molto bene; e vedi anche il portiere Sanfilippo, che non aveva mai giocato. Bene anche i ragazzi che sono entrati dopo, in particolare Andrea De Carli, che è entrato col piglio giusto. E un bravo lo meritano anche i grandi, quelli abituati a giocare, come Matteo Monteforte, che ha fatto una partita di sacrificio. Era quello che volevo, il risultato stavolta ci ha dato ragione”. “Al ritorno – ha poi proseguito l’allenatore – si parte da 0-0, anche perché in coppa è tutto abbastanza complicato, si rischia di prendere le sfide sotto gamba, gli avversari non si sa mai con che spirito possano giocare. Noi oggi sapevamo perfettamente che avremmo dovuto usare lo stesso spirito che ci ha fatto vincere il campionato lo scorso anno. Dovevamo recuperare al più presto, ci siamo riusciti già qui, ad Aranova”.

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