Branchini: «Ho le prove che Berlusconi spenderà tanto sul mercato»

«Cuadrado e Benatia inarrivabili in Italia. Salah può andarsene. Paolo Sousa grande allenatore»
Branchini: «Ho le prove che Berlusconi spenderà tanto sul mercato»
Stefano Piccheri
2 min

CHIAVARI - Giovanni Branchini è uno che ne ha viste di tutti i colori nel calciomercato e assiste ai movimenti delle squadre di Serie A in maniera quasi distaccata. Lo fa da Chiavari, al raduno Wyscout, un database di calciatori da cui attingono ormai i dirigenti di tutte le squadre d'Europa: "Sento girare alcuni nomi che sono impossibili per il calcio italiano. Per esempio Cuadrado e Benatia: follia pura che possano tornare. Ma è persino dura mantenere alcuni giocatori importanti, come Salah alla Fiorentina. Per me ci sono buone possibilità che che se torni, siamo al 50%. Però Paulo Sousa è un grande allenatore, uomo di spessore, molto intelligente. Si parli di talenti italiani, piuttosto, come Pavoletti. Ogni volta che gioca fa gol e non è detto che tra Sassuolo e Genoa no spunti una terza squadra di rango superiore".

FIDUCIA MILANO - "Mihajlovic è una scelta azzeccata, se il Milan avrà una partenza buona, lui farà valere il suo carisma. Ho le prove che a Milano spenderanno sul mercato di nuovo. Non so se a tal punto da riportare Ibrahimovic, su cifre del genere è una bella responsabilità. Berlusconi spenderà molto a prescindere da Mr Bee, che è un'operazione ancora sospesa in aria, che voglio vedere come finirà. Per esempio Jackson Martinez è un gran calciatore. Ma anche Thohir è uno che sa farsi valere e lo dimostrerà. È molto aggressivo professionalmente".

MONDO JUVE- Le voci di possibili cessioni importanti possono rompere il giocattolo bianconero? "Macchè, alla Juve ci sono molte persone intelligenti e il rischio di rompere il giocattolo non c'è. Troveranno il modo migliore per rimpiazzare Tevez, se vuol andar via. Più difficile per Pirlo".

NAPOLI E ROMA - In casa Napoli invece si tratta di un passo indietro del progetto De Laurentiis la fuoriuscita di Benitez? "Del Napoli non parlo volentieri e non commento per non dire cose sgradevoli". E la Roma americana? "Nella Roma mi piacciono i dirigenti che vi lavorano, ma sono un organico troppo striminzito. Roma è una piazza molto importante e ha bisogno di qualche dirigente in più e qualche giocatore in meno".


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