© Getty ImagesROMA - «Dovremo abituarci a partite che durano di più dei 90 minuti regolamentari di oggi con l'aggiunta di qualche spicciolo di tempo per il recupero». Lo sostiene Pierluigi Collina, il selezionatore degli arbitri dell'Uefa, intervenuto al programma radiofonico 'Radio anch'io lo sport'. Collina si riferiva al fatto che con la decisione dell'International Board del calcio di introdurre ("dalla stagione 2017-2018") il nuovo sistema video di sostegno agli arbitri per le decisioni importanti («ma non chiamatela moviola, è una cosa diversa», ha detto Collina), «il tempo preso per vedere le immagini verrà annullato e quindi si recupererà».
Collina tuttavia confida che il protocollo che regolamenterà l'uso di queste tecnologie saprà mantenere «la fluidità del gioco, che è una caratteristica specifica del calcio, cioè una gara con poche soste e poche pause. Ci sono state partite di rugby -ha aggiunto l'ex arbitro- che sono durate molto di più dei 40 minuti ufficiali del tempo. Non è una questione di tempo effettivo o meno, perchè il tempo necessario per prendere una decisione arbitrale verrà annullato, ma prepariamoci ad avere un tempo che dura non i 47-48 minuti come oggi, ma qualche cosa di più».
Secondo Collina c'è ancora tanto fa fare: «Prima o poi dovremo mettere mano a una modifica della regola del fuorigioco». Il selezionatore ha sottolineato che la regola del fuorigioco «per come è applicata oggi crea problemi ai direttori di gara. Si tratta di centimetri per giocatori che a volte sono lontani anche 30 metri». Un'altra regola su cui lavorare è quella del fallo di mano «perchè oggettivamente in un calcio che è sempre più veloce, non è semplice per l'arbitro stabilire quel che è punibile e quel che non lo è».