Valdifiori al Torino: il retroscena. L'accordo stava per saltare nella notte per un cavillo

Accordo solo a tarda notte dopo l'ok arrivato da Aurelio De Laurentiis per la cessione del centrocampista
Valdifiori al Torino: il retroscena. L'accordo stava per saltare nella notte per un cavillo© Getty Images
Tullio Calzone
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Accordo nella notte dopo un braccio di ferro sul nuovo contratto da sottoscrivere durato almeno quattro ore. Ma alla fine Mirko Valdifiori è approdato al Torino con la piena soddisfazione di tutti. Ma l'intesa tra il centrocampista e il Torino dopo l'ok arrivato da Aurelio De Laurentiis per la cessione a 3,5 milioni di euro pagabili in due tranche è stata tutt'altro che agevole. Nel contratto proposto dal Torino era spuntata, inspiegabilmente, una clausola che prevedeva il prestito con riscatto automatico solo al raggiungimento delle 20 presenze in granata del giocatore. Ma l'irrigidimento del manager del calciatore, Mario Giuffredi, che avrebbe voluto il rinnovo alla prima presenza, ha generato un braccio di ferro che si è risolto solo dopo l'intervento di Mihajlovic che ha spinto per l'immediata chiusura della trattativa, giunta praticamente ad un passo dal fallimento. Così l'ex pupillo di Sarri a Empoli, mai del tutto considerato nella sua parentesi napoletana, è passato a titolo definitivo al Toro dove spera di rilanciarsi e tornare in Nazionale nei prossimi quattro anni (ha allungato di un anno il precedente accordo) durante i quali guadagnerà una cifra prossima al milione e duecentomila euro a stagione.


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