Palermo e Foggia, il torneo di B ha il veleno sulla coda

Il processo ai siciliani davanti al TFN di venerdì 10 dopo le contestazioni della Procura federale e l'attesa del club pugliese del pronunciamento del Collegio di Garanzia del Coni sulla riduzione della penalizzazione in base al nuovo format sono due vicende che rischiano di impattare negativamente sulla più bella stagione degli ultimi anni in B. Ecco perché
Palermo e Foggia, il torneo di B ha il veleno sulla coda© ANSA
di Tullio Calzone
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IL VELENO SULLA CODA. Indecifrabile e avvincente, il campionato cadetto rischia di finire esattamente come era cominciato: con nuove battaglie giudiziarie e verdetti in bilico. Complice la tormentata gestione del Palermo - che ha (tardivamente) trovato una nuova proprietà dopo le vicissitudini indescrivibili al tramonto dell’era Zamparini - la burrascosa conclusione di questa stagione è incomprensibile quanto meno nei tempi. Rinviata a fine mese per legittimo impedimento la nuova tappa del giudizio dinanzi al Tribunale civile, il deferimento della scorsa settimana ha già innescato, invece, il processo sportivo che si svolgerà venerdì 10 al Tribunale Federale Nazionale a Roma e che rischia di generare nuove contrapposizioni. Nove società (Benevento, Carpi, Cremonese, Lecce, Padova, Perugia, Pescara, Venezia e Verona), infatti, hanno chiesto a Coni e Figc di escludere il Palermo dal torneo con giudizi in tempi rapidissimi, evidentemente attratte dall’ipotesi, tutt’altro che remota, di una penalizzazione o di una retrocessione del sodalizio siciliano dopo le reiterate violazioni contestate della Procura federale che avrebbero inficiato la regolare iscrizione agli ultimi tre campionati.

PALERMO ALLA SBARRA - Al centro dell’indagine il caso Alyssa, la società a cui Zamparini ha ceduto il logo del Palermo ricavandone una milionaria plusvalenza. Questa e altre forme di “finanza creativa” sono finite sotto la lente d’ingrandimento dei giudici, spingendo le dirette interessate a chiedere l’esclusione della squadra di Delio Rossi, una soluzione estrema che non terrebbe conto, tuttavia, della tesi difensiva. Ovvero che il Tribunale di Palermo si è già pronunciato sulla vicenda assolvendo il club. Insomma, un vero rompicapo quando la stagione regolare volge al termine e l’unico verdetto già scritto è la promozione del Brescia. Ecco perché questa coda velenosa potrebbe rovinare lo spettacolo sul più bello e quando anche il 2º posto è tornato in bilico. Il Lecce, infatti, è costretto a battere lo Spezia a caccia dei play off nell’ultima gara essendosi ritrovato col fiato sul collo proprio dei siciliani che, vincendo ad Ascoli, si sono riportati a -1 dai salentini e sono pronti al sorpasso all’ultima curva.

TORMENTATA SALVEZZA - Ma se in vetta è vibrante, in coda la B assomiglia a un tormento. Cosmi evita il peggio grazie a due rigori che impediscono al Pescara di avvicinarsi alla certificazione dei play off. Domani in campo contro il Perugia, alla faccia del principio di contemporaneità delle gare, ansima pure il Foggia che sta inutilmente chiedendo al Collegio di Garanzia del Coni di pronunciarsi dopo la richiesta di riformulazione della penalità patita in seguito alla riduzione del format da 22 a 19 squadre con 6 gare in meno da disputare. Anche in questo caso tempi biblici e sospetti. Ma una B così bella e combattuta non meriterebbe più chiarezza per evitare che i soliti malpensanti finiscano poi per avere davvero ragione?


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