Il bello del calcio

7) Tottenham: 851,5 milioni di euro (22 giocatori)© AFPS
Ivan Zazzaroni
3 min

Al gol del 3-2 di Lucas Moura, quando mancava meno di un soffio alla fine di tutto, Pochettino si è piegato su se stesso, si è inginocchiato lentamente e ha benedetto il dio del calcio che gli ha fatto vivere la serata più bella e folle e indimenticabile della vita.

Al gol del 3-2 è cambiato il mondo. Doveva essere Barcellona ed è stato Liverpool. Doveva essere Ajax, soprattutto dopo il 2-0 del primo tempo ed è stato Tottenham, uno strepitoso omaggio alla forza della Premier, la Royal Champions, parte di un dominio europeo che potrebbe essere completato con la finale di Europa League tra Chelsea e Arsenal.

Sia chiara una cosa: quello che abbiamo visto ieri sera non è stato grande calcio, ma calcio d’emozione, calcio mentale. Di disperazione quasi. Non c’è stata logica né organizzazione: hanno prevalso i nervi, la voglia di Llorente di cambiare il corso delle cose ed è stata punita la presunzione dell’Ajax. La stessa presunzione che la sera precedente aveva pagato il Barcellona di Messi.

Non so se Liverpool-Tottenham sia la giusta conclusione della Champions 2019, l’appuntamento del primo giugno al Wanda Metropolitano, so però che non sono in grado di affermare il contrario.

Per certi versi abbiamo vissuto un’altra Boston (Italia-Nigeria 2-1), 25 anni dopo. Là fummo protagonisti, qui no.

Siamo diventati finalisti televisivi. Ci siamo trasformati nei guardoni d’Europa - soltanto la Juve riesce ogni tanto a restituirci un ruolo attivo -; guardoni e inevitabilmente invidiosi. Mentre gli altri a Liverpool, Amsterdam, Londra, fanno l’amore col pallone, noi ci eccitiamo a distanza, da dietro uno schermo full hd o 4 k, tentando di immaginare cosa si provi a tifare per i Reds, l’Ajax e anche il Chelsea.

PS. Breve divagazione su Liverpool-Barcellona per dire che Balotelli continua a stupirmi: il calciatore ha fatto qualche cazzata e anche per questo resta un fuoriclasse solo in potenza; l’opinionista, al contrario, è centrato e compiuto. Tant’è che condivido in pieno la riflessione che ha pubblicato su Instagram: “Messi rimane un giocatore non di questo pianeta malgrado la brutta e difficilissima partita di questa sera (martedì sera, nda). Ronaldo rimane il giocatore più forte di questo pianeta malgrado non abbia giocato la semifinale. Il resto sono solo chiacchiere insensate e cattiverie. Non si può prendere in giro o dire cattiverie contro questi due per una partita giocata male o una qualificazione mancata o una sconfitta. Sarebbe da pazzi”. Quanta saggezza in un solo Balo…


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