Commisso: "Sono scioccato da Firenze"

In macchina, dopo aver lasciato lo stadio, il nuovo presidente della Fiorentina racconta al Corriere dello Sport la sua emozione: "E' incredibile, questa città ha una passione straordinaria"
Commisso: "Sono scioccato da Firenze"© ANSA
Massimo Basile
2 min

«I'm shocked, I'm shocked», ripete al telefono, mentre in auto attraversa Firenze, dopo aver lasciato lo stadio. Rocco Commisso è scioccato dall'accoglienza ricevuta, dai diecimila tifosi che in tribuna lo hanno salutato. La voce arriva rotta dall'emozione. «La gente è ovunque - dice - Firenze ha voglia di calcio, ha una passione incredibile. Io ero venuto qui nel 2006 e c'era stata la festa per la vittoria dell'Italia ai Mondiali, adesso ritrovo quella gioia per la Fiorentina».

Accanto a lui c'è Joe Barone, incantato dai fiorentini, che continua a dire «incredibile, incredibile». Sul cellulare, Barone ha registrato le immagini di Commisso che sventola la bandiera viola mentre i tifosi intonano i cori. Si è scattato anche un selfie con Giancarlo Antognoni, uno dei suoi idoli di cui sa tutto, persino il nome dello sponsor dei suoi scarpini quando giocava, e il sindaco Dario Nardella, con la tribuna alle loro spalle.

«Anche ora - aggiunge Commisso - qui fuori dalla macchina ci sono decine di persone, una cosa da non credere». L'accoglienza che la città ha riservato alla nuova proprietà è qualcosa che lascerà, probabilmente, un segno concreto anche sul futuro. «Vista la conferenza stampa? - continua il nuovo presidente viola - è stato bello, ho parlato come faccio sempre, dicendo le cose con sincerità. Essere umili non vuol dire non fare le cose, ma dare valore alle azioni e rispettare chi ti ascolta». Commisso è carico, sente una grande responsabilità e una nuova missione: «Voglio abbattere tutti gli stereotipi sui meridionali, sui calabresi, voglio dimostrare agli italiani che si può avere successo lavorando seriamente, in modo onesto, con passione. Io ora sono fiorentino e spero di fare felice questa gente. Grazie ancora a tutti, grazie Firenze, è un giorno che non dimenticherò». 

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