Fiorentina, segnali positivi a Chicago

Con i gol di Simeone e Sottil i viola vincono, in rimonta, al debutto nell'International Champions Cup: 2-1 ai messicani del Chivas che tra una settimana cominciano il campionato. Bene Castrovilli, Terzic e Vlahovic. Commisso in tribuna con Chiesa: «Federico è un bravissimo ragazzo, abbiamo scherzato. La Fiorentina vuole tenerlo»
Fiorentina, segnali positivi a Chicago© EPA
Massimo Basile
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CHICAGO - La Fiorentina vince in rimonta, 2-1, la prima partita dell'International Champions Cup sotto gli occhi di Rocco Commisso, che ha seguito il match in tribuna con Federico Chiesa. «E' un bravissimo ragazzo - ha detto l'italoamericano - abbiamo scherzato, a un certo punto gli ho chiesto vuoi entrare in campo? E Federico mi ha risposto no, meglio di no, sono appena arrivato dalle vacanze...», ha chiosato ridendo. «Il suo futuro? - ha continuato - l'ho detto dal primo giorno e non cambio idea. Lui è un giocatore della Fiorentina e vogliamo tenerlo».

Fiorentina con il 4-3-2-1: sei italiani in campo

Vincenzo Montella ha mandato in campo una formazione disegnata sul 4-3-2-1 con sei italiani: Dragowski in porta, poi in difesa Venuti, Ceccherini, Ranieri e Terzic, a centrocampo Castrovilli, Cristoforo e Eysseric, in avanti Sottil e Benassi sugli esterni e Simeone punta centrale. Se il risultato, contro una squadra non irresistibile, fa bene all'entusiasmo dei giovani e di Commisso («mi è piaciuta, non dirò 'assai' perché se no mi prendete in giro»), e la voglia di rimontare è un segnale confortante, alla fine sono state le prove individuali a far sorridere il tecnico: nel primo tempo Terzic e Castrovilli hanno mostrato numeri e personalità, soprattutto il secondo. Il giovane centrocampista è stato protagonista in tutte le zone del campo, sia come supporto difensivo sia nel verticalizzare, sempre a testa alta. Terzic ha regalato cross di sinistro velenosi che non si vedevano da tempo. Su uno di questi, con punizione dal lato destro, Simeone (27') ha segnato di testa il gol dell'1-1 appena due minuti dopo il vantaggio del Chivas arrivato su tiro di Javier Lopez (25') deviato da Ceccherini. Dragowski, nel finale di tempo, con sicurezza ha neutralizzato il rigore che poteva portare i messicani di nuovo avanti.

Dominio Fiorentina nel secondo tempo

DOMINIO - Nella ripresa, si è vista solo la Fiorentina. E' arrivato subito il gol con Sottil (52'), bravo a concludere di sinistro dopo una veronica in area, con il pallone finito sul secondo palo. I viola, per larghi tratti, sono apparsi molto più freschi degli avversari, il cui campionato comincerà domenica, e meno ingenui tatticamente. Benassi è uscito per infortunio dopo uno scontro di gioco. Oggi verranno valutate le sue condizioni. La Fiorentina però ha mantenuto il controllo del gioco: nei novanta minuti è arrivata al tiro undici volte, presentandosi quattro volte davanti al portiere, colpendo l'incrocio dei pali con Vlahovic, mostrando finalmente trame di quel calcio montelliano che non era mai affiorato negli ultimi due mesi della stagione. Si è rivisto, a tratti, un calcio fatto di pressing sulla trequarti, circolazione veloce di palla e attacco finalmente con più elementi, la vera differenza con la filosofia più prudente di Stefano Pioli. L'azione da cui è nato il gol del pareggio ha riproposto una delle vecchie specialità di Montella: lo schema su calcio da fermo. Naturalmente, sul bilancio positivo pesa la leggerezza di un avversario modesto e anarchico, ma la Fiorentina era arrivata a Chicago con pochi allenamenti, molti giovani e diversi giocatori con la valigia, tra cui Cristoforo e Eysseric, che si sono accesi e spenti come le luci del luna park. Ora la squadra si trasferirà a Charlotte dove sabato sarà attesa da un match molto più duro: con l'Arsenal. Montella, però, da oggi potrà contare anche su Chiesa e Milenkovic, i due giovani sui quali la Fiorentina intende costruire la nuova stagione. In attesa dei primi arrivi dal mercato.


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