Caso Lukaku, si scusa l'opinionista cacciato: "Non sono razzista"

Passirani fa mea culpa dopo le frasi shock sull'attaccante dell'Inter: "Battuta infelice, sono triste. Vorrei incontrare il calciatore. Anche la mia compagna è di colore"
Caso Lukaku, si scusa l'opinionista cacciato: "Non sono razzista"© Inter via Getty Images
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MILANO – “La mia battuta è stata infelice, ne traggo le conseguenze negative. Oggi ho passato una delle giornate più brutte della mia vita. Mi ha chiamato tanta gente, ritengo di essere una persona educata, ma questa frase non voluta, ma detta, mi ha reso molto triste. Non sono razzista, vorrei chiedere scusa di persona a Lukaku, vorrei poterlo incontrare. Stanotte non ho dormito, oggi non sono riuscito a mangiare, una mancanza così di tatto e di educazione non appartiene al mio modo di essere”. Sono le scuse, formulate con un intervento in diretta a TeleLombardia, di Luciano Passirani, l'opinionista allontanato dopo una battuta di matrice razzista su Lukaku (“per fermarlo devi lanciargli 10 banane da mangiare”).

Passirani: "La mia compagna è di colore"

Ho 80 anni - aggiunge Passirani, ex dirigente dell'Atalanta - sono stato 40 anni nel mondo del calcio, non ho mai ricevuto una squalifica per qualche comportamento nei ruoli che ho ricoperto, ma accetto la decisione assunta nei miei confronti. Vi chiedo scusa, a te e all'emittente e ai tanti amici. Nella mia famiglia sono presenti persone di colore, vorrei non passare per razzista: non lo sono per nessun modo, non sono fatto così. La mia compagna che vive da 17 anni con me è di colore, ho due nipotine gemelle di colore, figlie di mio figlio. Non sono razzista e ritengo di essere una persona educata sotto ogni aspetto. Nella mia carriera ho incontrato tantissimi giocatori di colore e non ho mai avuto problemi”.


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