Inzaghi, un derby per amico. L'occasione di Nesta

Benevento indenne al "Menti" contro una Juve Stabia sfrontata e da salvezza. Ai sanniti e alle vespe il pari va di lusso. Anche perché in vetta cadono Perugia ed Empoli (Bucchi sotto esame) e in zona salvezza i campani agganciano il Cosenza (oggi a Trapani) superando il Livorno. Pomeriggio batticuore a Cremona dove la Salernitana di Ventura cerca il secondo posto contro Baroni che non può già sbagliare più.  Stasera il Frosinone all'assalto del Chievo per i play off
Inzaghi, un derby per amico. L'occasione di Nesta© FOTO MOSCA
di Tullio Calzone
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UN DERBY PER AMICO - La forza di un derby può avere risvolti inimmaginabili. Soprattutto se rischi di perderlo su un terreno di gioco insidioso (sintetico) su cui non sei abituato a giocare e poi porti a casa un punto d’oro colato contro un avversario che se la gioca alla pari, evidentemente poco condizionato dalla distanza abissale in classifica. Alla fine, in dieci uomini per un’espulsione esagerata (Caldirola) patita, la capolista non si piega. Il punto conferma che questa Juve Stabia, manovriera e sfrontata, ha tutto per salvarsi. E così il derby diventa un amico speciale in vetta come in coda. Se, infatti, il Benevento allunga sulla 2ª, complici i risultati schizofrenici delle inseguitrici (Perugia ed Empoli ko in casa), Caserta scavalca per la stessa ragione il Livorno e aggancia il Cosenza, oggi atteso a Trapani. La sosta imminente servirà a Inzaghi per recuperare energie e presentarsi alla sfida con il Crotone con un +4 in classifica che mette in banca il primato.

PESCARA TRA LE GRANDI - La parte del leone, comunque, la fa il Pescara di Zauri che certifica una crescita esponenziale andando a vincere Empoli con Bettella e Galano complicando così la posizione dell’amico Bucchi che sente ancora la fiducia della società. Sarà così sino a prova contraria. In realtà la sua panchina resta a rischio, benché ci sarà un confronto serrato nelle prossime ore per non prendere decisioni affrettate. All’allenatore della rifondazione verrà chiesto di risistemare tatticamente la squadra costruita non per soffrire così, eppure a soli 4 punti dal 2º posto che vale la promozione diretta e a una lunghezza dai play off. Insomma, il bicchiere può apparire mezzo vuoto, ma per riempirlo del tutto basta poco. Soprattutto in questa B che non consente passi falsi: due sconfitte o due successi di fila possono cambiare la vita. Un errore gravissimo fasciarsi la testa. Ma anche esaltarsi troppo può diventare letale.

LO SCIVOLONE DI ODDO - Chiedere a Oddo che, dopo aver vinto allo “Scida”, cade al Curi contro il Cittadella di Venturato. Mica contro un avversario qualsiasi, però. Eh già, contro i veneti mai pensare di poterla avere vinta con facilità. Capita di farsi male per la stessa ragione allo Spezia di Italiano contro il Pisa che ribalta nel finale una gara quasi persa. Sarà stato lo spirito di Anconetani commemorato in settimana dai grandi campioni dell’epopea nerazzurra (Berggreen e Larsen su tutti), firmata dall’indimenticabile vulcanico patron che aleggiava sull’Arena. Tre posticipi chiuderanno questa 12ª: Trapani-Cosenza e un batticuore da salvezza. A Cremona, Ventura cerca il 4º blitz stagionale che potrebbe riportare al 2º posto la Salernitana. Ma Baroni non può sbagliare. Il sigillo tocca a Nesta che va all’assalto del Chievo per verificare se questo Frosinone può tornare a lottare per la A. In fondo, basta vincere per cambiare vita. O no?


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