Asprilla: "Un narcotrafficante mi chiese l'autorizzazione per uccidere Chilavert"

L'ex attaccante del Parma, nel documentario "Faustino il Grande", racconta di quando uno spacciatore si prestò per togliere la vita al portiere paraguaiano con cui Faustino aveva avuto degli screzi in campo
Asprilla: "Un narcotrafficante mi chiese l'autorizzazione per uccidere Chilavert"
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ROMA - "Abbiamo bisogno della tua autorizzazione per uccidere Chilavert". Sono queste le parole che uno spacciatore avrebbe detto a Faustino Asprilla dopo che l'attaccante ex Parma e il portiere paraguaiano erano stati protagonisti di uno screzio in campo nella partita di qualificazione ai Mondiali del 1998 in Francia, giocata il 2 aprile 1997 e che ha vinto il Paraguay 2-1. A raccontarlo è lo stesso ex attaccante del Parma nel documentario trasmesso da Telepacifico "Faustino il Grande". Asprilla e Chilavert vennero espulsi dall'arbitro al 79', causando l'ira del pubblico. Da qui la folle idea di uccidere l'estremo difensore paraguaiano. Il trafficante, noto con lo pseudonimo di Julio Fierro lo avrebbe raggiunto in hotel per chiedere l'autorizzazione. "Come stai? Sei pazzo, nel calcio ciò che accade in campo resta in campo", questa la risposta con la quale il colombiano "liquidò" il narcotrafficante e salvò la vita a Chilavert.


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