Cina, Lippi si dimette. Fatale il ko con la Siria

L'ex commissario tecnico dell'Italia campione del mondo nel 2006 lascia l'incarico: "Se i giocatori hanno paura e non hanno voglia di lottare, la colpa è dell'allenatore"
MARCELLO LIPPI - «Un gruppo dei migliori giocatori non fa necessariamente la migliore squadra».© AFPS
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DUBAI (Emirati Arabi Uniti) - Marcello Lippi si dimette da ct della Cina. È lo stesso tecnico viareggino ad annunciare la sua decisione nella conferenza stampa al termine della gara di Dubai persa per 2-1 contro la Siria, valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2022. "Se i giocatori in campo hanno paura, non mostrano voglia di lottare, coraggio, desiderio, la responsabilità è dell'allenatore e per questo motivo mi dimetto", lo sfogo di Lippi riportato dalla stampa locale. È la seconda volta che l'ex ct azzurro si fa da parte: già a inizio anno, dopo l'eliminazione per mano dell'Iran negli ottavi della Coppa d'Asia, Lippi aveva annunciato l'addio. Poi, a maggio, il ritorno per provare a portare la Cina ai Mondiali del 2022 in Qatar ma la sconfitta di oggi rischia di compromettere il cammino dei suoi. La classifica del gruppo A vede infatti dopo 4 giornate la Siria in testa a quota 12, a +5 sulla Cina che è stata raggiunta dalle Filippine al secondo posto. Alla successiva fase delle qualificazioni asiatiche approdano le vincenti degli otto gruppi e le quattro migliori seconde. Lippi era finito nel mirino della stampa anche qualche settimana fa per aver deciso di non guidare la nazionale alla prossima Coppa dell'Asia orientale, in programma in Corea del Sud dal 10 al 18 dicembre, lasciando il timone a Li Tie, attuale tecnico del Wuhan Zall e già in passato nello staff tecnico della selezione.

(In collaborazione con Italpress)


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