La "follia" di Castori, i camalli di Spinelli, i dolori di Muzzi e Cosmi ko: com'è dura questa B

Il tecnico del Trapani aveva chiesto una prestazione da "matti" contro l'Ascoli che cade non prima di aver constatato l'ennesimo black-out di Da Cruz scaricato dalla società di Pulcinelli. Vibrazioni forti all'Ardenza dove finisce 4-4 tra Livorno ed Entella, con un finale che mette a rischio le coronarie di Spinelli. Soffre ancora anche Muzzi sconfitto al "Menti" contro la sorprendente Juve Stabia di Caserta, che irrompe in zona play off. Cade Cosmi al debutto contro il Chievo, ma il Grifo, rimaneggiato, se la gioca e sciupa due volte il colpo del ko. Oggi il Pisa prova a bloccare nuovamente il Benevento dopo il pari batticuore con un rigore sbagliato da Marconi all'andata oltre il 90'. Pescara-Salernitana da non perdere: all'Adriatico l'esordiente Zauri sfida il veterano Ventura in un bivio da tripla.
La "follia" di Castori, i camalli di Spinelli, i dolori di Muzzi e Cosmi ko: com'è dura questa B
di Tullio Calzone
3 min

LE CORONARIE DI SPINELLI - A una certa età bisognerebbe andarsene al parco a giocare coi nipotini o in parrocchia a fare beneficenza. Chissà chi glielo fa fare al presidente Spinelli di restare attaccato a questo Livorno che mette a repentaglio le coronarie del vecchio patron abituato a trattare coi camalli, non ancora a certi finali fatali accompagnati da gol inspiegabili. In effetti il finale di Livorno-Entella è ai limiti della sopportazione cardiaca: da 3-0 al 3-3 prima di due gol nel recupero che fissano il risultato in un 4-4 che fa gioire solo Boscaglia. Tramezzani proprio no. Anche perché davanti, come aveva chiesto Castori, vince il Trapani spregiudicato e folle. Non quanto Da Cruz che si abbandona ancora a litigi con i tifosi dopo un’espulsione inutile che fa male solo all’Ascoli che di gesti sconsiderati non sente più il bisogno. Niente svolta, dunque, per Zanetti che ora vacilla avendo constatato come è dura la B: agli albori del girone di ritorno un altro campionato è iniziato e chissà come finirà.

BAGARRE SALVEZZA - Eh sì, perché se in vetta è una bagarre alle spalle di Benevento e Pordenone (indenne nell’anticipo ma rimontato tra le polemiche a Frosinone), la zona salvezza rischia di diventare un rompicapo. La novità è la conferma della crisi dell’Empoli nonostante la nuova rivoluzione e altri cospicui investimenti sul mercato. Niente da fare. Oggi Corsi incontrerà il tecnico e ne deciderà il futuro. La cura Muzzi non sortisce effetti e certifica che sarebbe saggio pensare a rimodulare gli obiettivi dopo l’unica vittoria nelle ultime 14 gare, il 2-1 all’Ascoli del 7 dicembre. E così, Bucchi alle porte non è più un’ipotesi tanto remota. Applausi a questa Juve Stabia di Caserta e dell’implacabile Forte che non fa prigionieri. Continua a volare con 13 punti nelle ultime 5 gare che hanno permesso alle “Vespe” di fare irruzione in zona play off.

IL VAR ALLO ZINI - Nel nuovo debutto in panchina non va del tutto bene neppure a Rastelli inchiodato con la sua Cremonese contestata (ma come si fa a giocare bene tra tanta sfiducia?) da un Venezia che fuori casa ha una sola rivale: la Strega capolista di Pippo Inzaghi oggi in campo col Pisa. Certo la gara ha offerto materiale da Var, sperimentato per la prima volta in modalità off-line allo “Zini” per la gioia del presidente Balata, non di tutti gli attori in campo che l’avrebbero voluto già in funzione e in grado di intervenire in più di qualche decisione. Ci si arriverà, ma per ora bisogna accontenrasi dell’occhio umano non proprio infallibile.

COSMI, ORGOGLIO AMARO - Non lo è neppure Serse Cosmi, l’altro tecnico al debutto della giornata. In realtà lui da Perugia non se n’è mai andato. Ma vuoi mettere che emozione guidare il Grifo in panchina laddove tutto ebbe inizio tanti anni fa? Emozione effimera, perché il Perugia s’arrende in prossimità della fine dopo aver provato a vincere. Lo spirito è giusto. Il risultato no. Ma c’è tempo per rimediare.


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