Müller, che bordata ad Ancelotti: "Dopo Guardiola il Bayern è diventato un far west"

L'attaccante è tornato a parlare del periodo in cui il tecnico italiano era seduto sulla panchina dei bavaresi: "Avevo l'impressione che potesse succedere di tutto"
Müller, che bordata ad Ancelotti: "Dopo Guardiola il Bayern è diventato un far west"
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ROMA - Carlo Ancelotti è stata la grande scommessa del Bayern Monaco dopo l'addio di Pep Guardiola. Nell'estate del 2015 l'allenatore italiano era stato ingaggiato per tornare a vincere la Champions League. Tuttavia, il suo mandato è durato poco più di un anno. Tra i motivi alla base della separazione c'è stato il boicottaggio da parte dello spogliatoio bavarese: diversi giocatori non erano soddisfatti dei suoi metodi. Thomas Müller era uno di questi. Ad anni di distanza, l'attaccante tedesco ha voluto dire la sua su quel periodo storico del club. Lo ha fatto in un'intervista rilasciata al portale "The Athletic".

Bayern Monaco, Müller attacca Ancelotti

Per molti è stato proprio Müller a guidare la rivolta all'interno dello spogliatoio del Bayern Monaco dopo la partenza di Guardiola. E le sue parole non sembrano smentire tale teoria: "Quando finalmente eravamo riusciti ad avere stabilità e controllo del nostro gioco, è stato più facile per me avere un impatto positivo. E negli anni successivi all'addio di Guardiola non abbiamo avuto successo. In effetti, a volte era come essere nel Far West. Tutto quello per cui avevamo combattuto, tutto ciò che avevamo imparato in quegli anni meravigliosi era sparito. Avevo l'impressione che potesse succedere di tutto".


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