Il calcio a porte chiuse fino al 3 aprile: il decreto del governo

Il Dpcm del premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi per l'emergenza Coronavirus in Italia. Obbligo di controlli per tesserati, atleti, tecnici e accompagnatori
Il calcio a porte chiuse fino al 3 aprile: il decreto del governo© LAPRESSE
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ROMA - E' ufficiale: si giocherà a porte chiuse fino al 3 aprile. Il premier Giuseppe Conte ha firmato a Palazzo Chigi il Dpcm per combattere l'emergenza coronavirus, adottando misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione. Le partite di calcio e le altre manifestazioni sportive si potranno disputare ma senza la presenza di pubblico.

Dpcm, la parte relativa agli eventi sportivi

"Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle 2 sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d)" è la parte del Dpcm relativa alle manifestazioni sportive. Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020.


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