Malagò: "Playoff? Meglio completare il campionato. Olimpiadi? Si naviga a vista"

Le parole del presidente del Coni: "Nessuno poteva immaginare una situazione del genere. Domani ci sarà questa riunione con le federazioni internazionali e il giorno dopo quella con i comitati olimpici internazionali"
Malagò: "Playoff? Meglio completare il campionato. Olimpiadi? Si naviga a vista"© Bartoletti
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ROMA - "Nessuno poteva immaginare una situazione del genere. Si naviga a vista. Se c'è un piano B? Noi abbiamo due interlocutori, il Cio ed il comitato organizzatore, è sbagliato ed inelegante anticipare questo tipo di ragionamenti, la realtà è che nessuno sa da qui a uno, due, tre mesi come staranno le cose. Una dead line potrebbe essere il mese di giugno": così ai microfoni “La politica nel pallone” di Gr Parlamento il presidente del Coni, Giovanni Malagò sui Giochi di Tokyo alla vigilia del summit con il Cio. "Mancano 130 giorni - ha aggiunto - ma bisogna verificare come stanno le cose da qui a 60-70 giorni. Ho parlato con il presidente del Cio, Tomas Bach, l'altro ieri, una persona saggia, equilibrata e lungimirante. Nessuno poteva immaginare una situazione del genere. Domani ci sarà questa riunione con le federazioni internazionali e il giorno dopo quella con i comitati olimpici internazionali che sono i due interlocutori, le due gambe di questo mondo".

Malagò sul campionato di Serie A

"Completare il campionato di serie A o i playoff? Personalmente preferirei completare, perché così non ci sarebbero strumentalizzazioni, sarebbe la cosa migliore. Non so se ci riusciranno" sono le parole  del presidente del Coni sulle possibili soluzioni per il campionato di calcio di Serie A dopo lo stop per l'emergenza coronavirus. "Non è giusto che io entri nelle scelte del mondo del calcio - ha spiegato - posso cercare di avere una politica unitaria, tra l'altro molto apprezzata dall'opinione pubblica. E' giusto che Gravina cerchi di portare la barca nella direzione più razionale, fermo restando che ci possono essere visioni diverse". Poi, ha concluso: "Mentre tutto lo sport si ferma per l'emergenza Covid19 a Londra prosegue il torneo preolimpico di pugilato. Vi sembra normale? La boxe è uno sport estremamente di contatto, è vero che gli atleti sono lì da tanto tempo ma è surreale che alcuni Paesi interpretino il nostro mondo in maniera così differente e non lo trovo giusto".


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