Pippo Inzaghi e le accuse fuori luogo di Albertini

Il tackle fuori tempo dell'ex compagno di squadra del Milan all'allenatore del Benevento
Pippo Inzaghi e le accuse fuori luogo di Albertini
Ettore Intorcia
4 min

Avendo smesso da un po’ di danzare sul filo delle linee difese avversarie, Pippo Inzaghi si era illuso di non doversi più guardare dalle entrate a gamba tesa di difensori maldestri. E certamente non immaginava di doversi guardare le spalle anche da tackle (dialettici) fuori tempo di ex compagni di squadra come Demetrio Albertini, che ieri ha commentato con una frase sorprendente - «l’ignoranza sceglie sempre le parole sbagliate» - le dichiarazioni che il tecnico del Benevento aveva rilasciato a Sky Sport, postando la sua frase al vetriolo a corredo di uno dei tanti titoli on line che sintetizzavano il pensiero di Superpippo. Inzaghi non ha replicato sui social, non ha commentato l’accaduto con una dichiarazione né pare abbia avuto un confronto diretto con Albertini per chiedere un chiarimento sul senso di quelle parole. Certamente non le ha gradite, è ovvio. Anche perché stonano con quello che lui, Superpippo, ha detto e fatto in queste settimane, esponendosi in prima persona per lo stop ai campionati e in tempi non sospetti. Domenica a Sky il tecnico del Benevento aveva espresso un concetto molto semplice: «Noi siamo pronti a giocare a giugno, a luglio, ad agosto. Questo campionato va terminato». Dopo aver però premesso che «in questo momento l’interesse maggiore è la salute della gente. Per cui noi siamo vicini a chi soffre e a chi ha perso i propri cari».

Inzaghi: La salute prima di tutto

Chi ha seguito le imprese di Superpippo e del suo Benevento sa bene che il tecnico giallorosso si era espresso in maniera molto chiara sull’opportunità di fermarsi. Domenica 8 marzo, dopo aver travolto il Pescara, avrebbe potuto pensare al conto alla rovescia per la promozione in A e invece a fine gara aveva detto: «Adesso ci sono delle cose molto più importanti. Spero che fermino tutto perché così non ha senso più nulla. La salute viene prima di tutto, il calcio deve tornare quando sarà il momento giusto». Era il weekend in cui la A provava a ripartire, la B era andata regolarmente in campo e la Uefa pensava ai match di Champions ed Europa League del martedì, mercoledì e giovedì.

Superpippo e i Campioni del Mondo

Quando il calcio s’è finalmente fermato, Pippo Inzaghi s’è concentrato sulla partita più importante. E’ sceso in campo con gli ex compagni di Nazionale, i campioni del mondo del 2006, per sostenere una raccolta fondi per la Croce Rossa Italiana; ha aiutato con una donazione tre ospedali (a Piacenza, a Monza, a San Donato); è stato testimonial, con i giocatori e la dirigenza del Benevento della campagna di raccolta fondi per l’Ospedale Civile Rummo-San Pio del capoluogo sannita. E ai tifosi ha sempre dispensato parole di buon senso su come affrontare l’emergenza. Con lo stesso buon senso, ha chiesto solo di poter finire ciò che ha iniziato. Quando e come, lo decideranno le istituzioni. Non c’è nulla di male nel pensare che prima o poi si potrà ripartire: vorrà dire che nel frattempo questo incubo sarà finito.


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