Coronavirus, Luis Enrique: "Sembra film horror ma ne usciremo"

Le parole del ct della Spagna sul lockdown causato dalla pandemia di Covid-19: "Ci riprenderemo, nonostante i problemi economici"
Venerdì Luis Enrique compie 50 anni© Getty Images
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ROMA - "Non posso lamentarmi: sono con mia moglie e i miei figli. Ho spazio, posso muovermi e non mi lamento, bisogna pensare positivo e superare questo momento". Parlando di ciclismo su Instagram, il ct della Spagna, Luis Enrique, racconta il suo lockdown causato dalla pandemia di Covid-19 che ha di fatto bloccato lo sport mondiale. "L'essere umano ha la qualità dell'adattamento - spiega il quasi 50enne tecnico asturiano, ex mister di Roma, Celta Vigo e Barcellona - Speriamo che tutto questo aiuti i nostri governanti a rendersi conto di ciò che stiamo facendo al pianeta. Anche se questo è realtà, sembra un film horror ma ci riprenderemo, nonostante i problemi economici. Abbiamo molte persone che soffrono negli ospedali. Non riesco a smettere di pensare ai bambini che sono negli ospedali, alle persone che hanno visto la morte da vicino o che non sono state in grado di dire addio ai propri cari".

Le parole di Luis Enrique

Luis Enrique parla poi anche di calcio. A cominciare dai tanti campioni che ha incrociato nella sua carriera di calciatore, spesa soprattutto tra Real Madrid e Barcellona: "Ho giocato con il grande Ronaldo, era un fenomeno così come Laudrup. E poi Ronaldinho, Figo, Rivaldo...". Tanti i fenomeni incrociati anche da tenico: "Ho avuto l'opportunità di allenare Messi e Suarez, che è un attaccante come non avevo mai visto prima. Ha quel carattere aggressivo che rende la vita difficile ai difensori. E poi c'è Iniesta, che è come Harry Potter. Ha fatto cose che sono solo per gli eletti". (in collaborazione con Italpress)


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