Aic: "I calciatori vogliono giocare in sicurezza e senza privilegi"

Comunicato del sindacato di categoria in vista della ripresa: "Abbiamo chiesto ulteriori approfondimenti alla commissione medica"
Aic: "I calciatori vogliono giocare in sicurezza e senza privilegi"© ANSA
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ROMA - I calciatori italiani vogliono tornare "al più presto in campo con le più ampie garanzie di sicurezza per tutti gli addetti ai lavori", ma anche "senza apparire privilegiati o usufruire di corsie preferenziali sui controlli medico sanitari": è la conclusione del direttivo Aic, il sindacato dei calciatori, che ha valutato il protocollo per la ripresa degli allenamenti definito dalla commissione medica della Figc e sottoposto al governo. Il riferimento, nella nota Aic, è alle polemiche per l'alto numero di tamponi che sarebbero necessari secondo il protocollo.

Ulteriori approfondimenti medici

"Sono stati chiariti alcuni dubbi e richiesto ulteriori approfondimenti da sottoporre alla commissione - si legge nella nota dell'Aic - come già espresso in passate situazioni, l'Assocalciatori sottolinea l’importanza che a trattare la materia siano gli specialisti medici a garanzia delle misure precauzionali da mettere in atto per la ripresa". Il direttivo dell'Aic ha esaminato, col dottor Della Frera, componente la commissione medica della Figc per l'associazione, il protocollo per la ripresa degli allenamenti, chiarendo alcuni dubbi e ponendone altri.

I calciatori vogliono tornare in campo

"La volontà dei calciatori e delle calciatrici è, e sarà sempre, quella di tornare al più presto in campo con le più ampie garanzie di sicurezza per tutti gli addetti ai lavori - sottolinea l'Aic - un aspetto, molto sentito dall'intero consiglio, riguarda l'attuale contesto del Paese che, seppur con intensità diversa da regione a regione, è ancora in una fase emergenziale. La volontà di tutti gli atleti e le atlete è di poter tornare a svolgere il proprio lavoro così come tante altre categorie professionali, senza apparire privilegiati o usufruire di corsie preferenziali sui controlli medico sanitari". Per il sindacato calciatori, "l'esigenza e la volontà di tornare ad allenarsi e poter ricominciare a svolgere il proprio lavoro in sicurezza rischia di dover superare lo scoglio strutturale di buona parte delle realtà professionistiche. L'auspicio è di poter avere il più alto numero di società in grado di ripartire, qualora le condizioni generali del Paese lo permettano". Il direttivo ha poi ribadito la propria responsabilità nella gestione del fondo assistenza di mutuo soccorso, "dimostrazione della buona gestione economica" da ripartire tra assistenza agli associati e "continuità dell'asssociazione". Con l'aiuto del settore tecnico Figc, allo studio ulteriori corsi on line di formazione.


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