Rinviano meglio di Buffon

Rinviano meglio di Buffon© ANSA
Ivan Zazzaroni
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Primi anni ’90, redazione del Corriere dello Sport. “Passando” un titolo che si conclude con il punto di domanda Giuseppe Pistilli, esponente della scuola Tosatti, si incazza come un bufalo con l’autore del misfatto e gli urla: «Disgraziato, noi siamo giornalisti, non vendiamo domande. Il lettore ci acquista in edicola per avere delle risposte!».

Da allora è passato tanto, troppo tempo, i giornalisti sono cambiati e anche il Paese non è più lo stesso, molte palle si sono liofilizzate al punto che nessuno, dal Governo in giù, è più in grado di fornirne, di risposte serie. Si sono invece moltiplicate le domande. Come quelle che formulo in ordine sparso al calcio italiano: a Gravina, a Dal Pino, ai presidenti delle 20 di A, a qualche amministratore delegato e a Tommasi.

1) Invece di litigare e rinviare, ancora rinviare e ancora litigare, quali norme avete modificato in questi due mesi per facilitare la sopravvivenza al virus dei club, tipo far slittare i termini della messa in mora e quindi le scadenze entro le quali vanno pagati gli stipendi?

2) Cosa avete fatto per ottenere gli aiuti economici per ora soltanto ventilati da Infantino (Fifa)? Qualcuno si è attivato? Se sì, riscontri?

3) Vi siete mossi per lo stesso motivo anche con Uefa e Fifpro che si è limitata a presentare un’imperdibile ricerca sulla depressione dei calciatori ai tempi del Covid 19?

4) Avete ottenuto qualcosa dal Governo? Insomma, cosa è stato fatto, in concreto, per contrastare la crisi economica sbandierata ovunque, al di là di pretendere la riduzione dei compensi dei calciatori?

5) Chi sono i presidenti o i dirigenti che nonostante il comunicato di mercoledì della Lega («tutti uniti per tornare a giocare») continuano a spingere su Spadafora, Ricciardi, Speranza e derivati affnché il Governo blocchi il campionato con un bel decretino? In quel caso i nostri eroi potrebbero provare a tagliare le 4 mensilità “in sospeso” con la scusa dell’imposizione governativa. Uso il condizionale perché lo vai a spiegare tu al giudice che un provvedimento del genere può modificare un accordo tra privati quale è, appunto, il contratto società-calciatore. Per caso, sono gli stessi che si inalberano quando Sky e Dazn chiedono - giustamente - la sospensione dell’ultima rata stagionale (233 milioni) dal momento che da marzo non hanno partite da trasmettere e adesso rischiano di farne a meno per altri tre mesi?

6) Quali e quante sono le società di Serie A che non hanno ancora pagato febbraio? Ripeto, febbraio, mese in cui si è giocato. Mi dicono che una sia ferma addirittura a gennaio.

7) Per quale ragione l’Aic ha inviato a tutti i calciatori un questionario - in forma anonima - invitandoli a dare un parere sulla situazione attuale e sull’eventualità di tornare in campo? A che pro? Per togliersi qualsiasi dubbio o, piuttosto, per ripulirsi la coscienza nel caso in cui il Governo richiedesse un’opinione interessata sul prosieguo della stagione?

8) Quale società di Serie A fuori dalla zona retrocessione ha chiesto a suoi giocatori di posticipare il pagamento di marzo, cancellare (decisione consensuale) aprile, spostare a settembre il versamento di maggio e spalmare nei mesi a seguire quella di giugno poiché in caso contrario non avrebbe i soldi per iscriversi al campionato?

Mi fermo qui, per ora, non prima di aver chiesto scusa a Tosatti, Pistilli, De Cesari e insomma a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di lavorare in questo giornale, ma in un altro calcio e con altri presidenti e amministratori delegati.

PS. Non perdo la speranza che qualcuno possa rispondere.


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