Cassano: "La mia top 11 stellare con Totti"

L'ex fantasista della Roma si racconta in diretta Istagram con Vieri: "Francesco e Baggio hanno meriti, ma sono fuori dal calcio. Haaland? L'avevo consigliato ad Ausilio". Poi stila la formazione ideale dei suoi ex compagni...
Cassano: "La mia top 11 stellare con Totti"
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ROMA – Lunga chiacchierata di Antonio Cassano con Christian Vieri, durante una diretta Instagram ieri sera. L’ex fantasista della Roma ha raccontato un retroscena legato al bomber norvegese Erling Haaland, attaccante del Borussia Dortmund: “Quando ha iniziato a giocare nel Salisburgo, ne parlavo con Piero Ausilio (ds dell’Inter, n.d.r.) e lui mi ha detto che lo aveva già adocchiato". 

Messi chiuderà da centravanti del Barcellona

Cassano, rivolgendosi a Vieri, ha detto di Haaland: "Per me è un tuo fac-simile. Sa tenere alta la squadra, sa segnare, sa giocare con ambedue i piedi ed è un animale, non ha paura di niente e di nessuno. Mi ricorda anche un po’ Ibrahimovic anche se Ibra è destro. Secondo me andrà al Paris Saint-Germain o al Manchester United, che prima o poi prenderà un grande allenatore e ripartirà. Il Barcellona? Se anche Suarez dovesse andare via io credo che Messi giocherà gli ultimi anni di carriera da centravanti". L'ex talento ha stilato anche la top 11 dei calciatori che sono stati suoi compagni di squadra, che potete leggere qui sotto.

Cassano: "Peccato vedere Totti e Baggio fuori dal calcio"

Successivamente Cassano fa una riflessione: “Nel mondo del calcio vedo tanta gente meritevole che invece è fuori, penso a Totti, te (riferendosi a Vieri, n.d.r.) e Baggio. Poi magari ci sono direttori generali e sportivi che non sanno niente di calcio. A me piacerebbe rientrare, ma mi devono dare delle responsabilità. Io non ho bisogno dello stipendio, voglio delle responsabilità e voglio essere valutato per quello che faccio”. Infine, riguardo al possibile futuro da dirigente, Cassano ha spiegato: “Vorrei che un presidente mi dia libertà e la giusta responsabilità per fare il mio lavoro. Purtroppo oggi sono i presidenti a parlare direttamente con i procuratori e i direttori sportivi non possono far niente. A quel punto continuerei a giocare a padel o a parlare di calcio in televisione”.


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