Tebas (Liga): «Gravina e Dal Pino, grande lavoro»

Il presidente (dal 2013) della lega spagnola, uno degli uomini più potenti e ascoltati del calcio mondiale, promuove a pieni voti i numeri uno di Federcalcio e Lega
Tebas (Liga): «Gravina e Dal Pino, grande lavoro»
Ivan Zazzaroni
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È considerato uno degli uomini più potenti e ascoltati del calcio mondiale. Cinquantasette anni, avvocato, laurea presso l’Università di Saragozza, dal 2013 Javier Tebas guida la Liga a forza di crescite e rielezioni: il suo mandato si esaurirà nel 2024. «Seguo quotidianamente gli sviluppi della situazione nei vari Paesi» mi conferma. «Gabriele Gravina sta lavorando molto bene, con notevole senso di responsabilità e con successo. È perfettamente consapevole della gravità del momento e del tema sanitario, oltre che dell’aspetto economico. Sa bene che ci sono personaggi che tentano di sfruttare la pandemia per ottenere dei vantaggi. Ma il rischio, oggi, è una pandemia finanziaria. Concludere la stagione non è soltanto un traguardo economico, ma anche di integrità morale. I club spagnoli li monitoriamo passo dopo passo con l’unico obiettivo di concludere i campionati in totale sicurezza. Abbiamo detto una cosa molto chiara: i protocolli che sono stati elaborati sia in Spagna sia da voi sono eccellenti e consentono a giocatori, tecnici e al personale di lavorare in tranquillità».

La Francia ha fatto la scelta opposta.

«In Francia sono stati precipitosi, il loro non è un esempio da seguire, né possiamo paragonare la Ligue 1 alla nostra e alla Serie A. Sono certo che sono intervenuti altri interessi, inoltre i francesi erano in ritardo con il protocollo. Rischia molto di più un pescatore. un operaio di una catena di montaggio o il personale di un supermarket rispetto a un calciatore che si allena rispettando i nostri protocolli. Ottimo lavoro anche quello del mio collega Paolo Dal Pino. Ha il dovere tutelare l’integrità e la sostenibilità dei club cercando di completare la stagione. Noi non conosciamo ancora la data di ripartenza della Liga, presto la sapremo».

 


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