Salini: "Modificato il protocollo Figc, in caso di positività faremo come in Germania"

È durata un'ora e mezza la riunione tra la Federcalcio ed il Comitato tecnico scientifico. Il professore membro della commissione Figc: "Chiariti gli aspetti che non erano piaciuti al Cts del governo"
Salini: "Modificato il protocollo Figc, in caso di positività faremo come in Germania"© LaPresse
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ROMA - Si è appena concluso l'incontro tra il Comitato tecnico scientifico della Protezione Civile e la Federcalcio sui protocolli di ripresa degli allenamenti di gruppo e dei campionati. La riunione è durata un'ora e mezza, ora - si apprende da fonti sportive - il Cts presenterà una relazione al Ministero della Salute.

Salini: "Modificato il protocollo, in caso di positività si farà come in Germania"

"Esito dell'incontro? Le notizie che ho non sono molto approfondite, quello che abbiamo fatto è stato rendere più snello il protocollo, modificando alcuni passaggi. Noi siamo molto fiduciosi per via delle modifiche che abbiamo apportato ma anche per il fatto che la situazione clinica ed epidemiologica è diversa rispetto a un po' di tempo fa, andiamo verso un miglioramento. Il rischio zero è impossibile, come detto più volte, ma ora i rischi sono minori". A parlare ai microfoni di Radio Marte è il professor Vincenzo Salini, membro del commissione medico-scientifica della FIGC. "Accorgimenti al protocollo? Sostanzialmente abbiamo chiarito alcuni aspetti che non erano piaciuti al comitato tecnico scientifico del governo. Il primo protocollo è molto stringente, complicato, si riferiva a una situazione differente. Oggi abbiamo specificato meglio le regole di cui tener conto e soprattutto cosa si fa in caso di positività, perché quello è il problema vero. Si farà come in Germania, si isolerà il positivo e poi si testeranno gli altri". 

"Giocare le partite da Roma in giù? Non spetta a noi la decisione ma la situazione è completamente diversa, posso garantire che in Lombardia non c'è la situazione di Roma, Pescara o Napoli. La situazione è molto diversa, giocare lì può essere molto più rischioso che giocare a Napoli o Bari", ha poi proseguito lo stesso Salini. "Tutti in ritiro per un mese e mezzo? L'input iniziale era farlo per le prime tre settimane. Una cosa del genere per un mese e mezzo di certo riduce di molto i rischi ma immagino crei un problema sia per i calciatori che per gli staff. Io conosco la Serie A perché ci sono stato qualche anno, ma soprattutto la Serie B, e in cadetteria sotto questo aspetto può diventare complicato. Prossimo step? Adesso per quello che ci riguarda il nostro lavoro è finito. Avevamo iniziato un lavoro poi interrotto, se il comitato accetterà il protocollo per gli allenamenti e poi darà l'ok per la ripresa, servirà poi un altro protocollo, quello per le gare, che sarà più complicato da realizzare", ha concluso il professore.


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