Malagò: “Sto tutta la vita dalla parte del calcio giocato”

Il presidente del Coni: “Diretta gol in chiaro? Può essere una soluzione per aiutare la ripartenza ed evitare assembramenti”
Malagò: “Sto tutta la vita dalla parte del calcio giocato”© ANSA
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"Si parte il 13 o il 20 giugno col campionato? Non è così scontato che tutto vada bene. La partita è aperta. Per questo serve forse anche un piano B". Giovanni Malagò, ospite a Che tempo che fa su Rai3, non si sbilancia sulla ripresa della Serie A. “La diretta gol in chiaro della partite, di cui ha parlato oggi il ministro Spadafora, può essere una soluzione per aiutare la ripartenza ed evitare assembramenti. In Germania lo fanno, ma hanno sistemato molte altre cose, come gli accordi con i broadcaster e i calciatori, che qui ancora mancano lasciando molti punti interrogativi. Per questo dico che serve prudenza e comunque per seguire chi è più avanti di noi bisogna farlo sotto tutti gli aspetti. La mia opinione è che è in realtà il ministro ha detto questo in modo chirurgico, perché si parla tanto del modello tedesco, della Bundesliga che ha ricominciato ed è giusto prendere come riferimento, ma non puoi prendere solo un pezzetto, va preso per intero. A fatica la barca del calcio italiano sta partendo, dobbiamo essere consci della complessità della situazione”.

Spadafora: "Diretta gol di Serie A in chiaro come in Germania"

Malagò: “Sto dalla parte del calcio giocato”

"Dico una cosa una volta per tutte: la Figc ha mandato il protocollo per le competizioni con 24 ore di anticipo, ora sta assolutamente rispondendo alle esigenze. Io sto tutta la vita dalla parte del calcio giocato, ma dico solo che non deve essere un assioma se altri aspetti non vengono sistemati. Si partirà il 13 o il 20 giugno se la curva epidemiologica lo consentirà, ma non è scontato che poi tutto vada bene. C’è già stato anche un provvedimento che parla di play-off e play-out: la partita è aperta", ha aggiunto Malagò facendo poi i complimenti alla Lega Nazionale Dilettanti: "Loro hanno già preso una decisione. Ho sentito anche molte critiche, polemiche, ma sono stati bravi - ha osservato il presidente del Coni - Hanno avuto coraggio, ora si sa esattamente quello che succede, invece per gli altri è un problema”.

Spostamento dei mondiali di sci

"Domani il presidente della Federazione italiana sport invernali Flavio Roda porterà all'esecutivo della Federazione internazionale la volontà di spostare i Mondiali di sci alpino di Cortina da febbraio 2021 a marzo 2022. Io condivido appieno e anche il ministro Spadafora è stato informato. È una scelta molto sofferta, ma di buon senso ed è stata presa perché la federazione è garante di molti aspetti finanziari - ha spiegato Malagò - Se a ottobre o novembre ci sarà un problema, il Mondiale non si potrà fare nel 2021. Nel 2022 ci saranno le Olimpiadi invernali a Pechino, dunque si dovrebbero fare prima i Giochi e poi i Mondiali di Cortina".


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