Caserta choc: cronisti e dirigenti aggrediti con l'estintore

Irruzione violenta alla conferenza stampa dei rossoblù
Caserta choc: cronisti e dirigenti aggrediti con l'estintore
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CASERTA - Torna il calcio, contestazioni e aggressioni comprese. Accessori di cui avremmo volentieri fatto a meno invece di raccontare questo pomeriggio di ordinaria follia vissuto nella sala stampa “Mario Iannotta” dello stadio “Pinto” di Caserta. Raid punitivo consumato ai danni di alcuni giornalisti presenti "al battesimo" dell'avvocato Vincenzo Todaro, direttore generale della Casertana da undici giorni.

Travisati

Volti parzialmente nascosti con l’ausilio dalle mascherine anti-Covid, tre persone che indossavano tute plastificate trasparenti alle 18.15, hanno fatto irruzione in sala stampa brandendo un estintore, scaricandone il liquido addosso a giornalisti e cameraman, lanciando pure sedie e altri oggetti contro di loro. I colleghi Pasquino Corbelli, Nico Marotta e Armando Serpe hanno rimediato contusioni e lievi escoriazioni. Dopo la bravata, i teppisti sono andati via di corsa uscendo dalla porta principale.

Paura

Il blitz rapido, durato pochi secondi, consumatosi sotto lo sguardo terrorizzato della moglie del presidente Giuseppe D’Agostino (peraltro a sua volta colpita da una sedia, seppure di striscio) che stava parlando fuori dalla sala stampa, con Todaro e il responsabile dell’area tecnica Salvatore Violante, in attesa della presentazione. Il patron ieri avrebbe dovuto chiarire il futuro della Casertana, deferita per il ritardo nei pagamenti degli stipendi di gennaio e febbraio 2020 (rimedierà due punti di penalizzazione), mentre la squadra è in vacanza poiché salva e fuori dal giro dei playoff.

Carabinieri

Immediato l’intervento dei Carabinieri che, raccolto le prime testimonianze utili per ricostruire la dinamica dell’aggressione, si sono messi all’opera per individuare i responsabili. La conferenza stampa di Todaro è stata ovviamente annullata, mentre D’Agostino, preoccupato per le condizioni della moglie e scosso per l’accaduto, è rimasto in silenzio. Il 16 dicembre 2018, il presidente decise di cedere la Casertana, quando un teppista, al termine della gara persa in casa contro la Reggina, colpì con una pietra il fidanzato di sua figlia Roberta. Fu convinto a soprassedere alla decisione dal Sindaco Carlo Marino: quel giorno furono gettate le basi per la costruzione del nuovo stadio.

Condanna

È stata immediata la condanna espressa dalla Casertana che ha manifestato in una nota «Disappunto per i fatti che hanno reso impossibile lo svolgimento della programmata conferenza di presentazione del direttore generale Vincenzo Todaro». Molto duro il comunicato diffuso dall’Ussi Campania: «L'episodio segue alcune contestazioni che hanno animato uno scontro strisciante tra tifosi e organi di stampa con l’esposizione di striscioni di minacce contro i giornalisti - si legge nella nota - chiediamo alle forze dell’ordine indagini rapide e la garanzia della sicurezza e del diritto di cronaca all’interno e fuori lo stadio della Casertana. Così come è necessaria da parte dei dirigenti della squadra più responsabilità. Proprio nei giorni scorsi il presidente aveva attaccato i giornalisti».


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