© LAPRESSEOtto successi consecutivi fuori casa come il Palermo di Iachini, meglio della Juve di Deschamps. La Strega non si ferma, anzi riparte dallo stesso risultato con cui aveva lasciato prima dell’emergenza sanitaria. Con una vittoria preziosa che avvicina rapidamente la promozione, un traguardo mai stato in bilico sul campo in questa esaltante stagione. Inzaghi era stato costretto a interrompere la sua avvincente cavalcata dopo un’affermazione travolgente sul Pescara, la sola squadra che è riuscita a batterlo finora nell’unica giornata sbagliata di questo inenarrabile campionato. ?Soltanto la pandemia e le manovre di palazzo sventate hanno fatto temere il peggio, benché quel vantaggio abissale sulle inseguitrici avesse già evidenziato tutti i meriti sportivi della formidabile capolista sannita. Dopo oltre 100 giorni di assenza dai campi di gioco, il Benevento riparte dalle sue qualità minimamente scalfite dalla crisi. Una questione di atteggiamento e di mentalità, virtù che hanno permeato un gruppo cresciuto a immagine e somiglianza dell’allenatore piacentino, uomo che continua a non accontentarsi mai, proprio come quando imperversava nelle aree di rigore avversarie a suon di gol. Avrebbe potuto gestire questa ripartenza forte dell’incolmabile solco tracciato dalla sua insaziabile Strega, tra l’altro incrociando una rivale in lotta per salvarsi. ?Ma il motto di Superpippo è immutabile: tutto subito. Magari, già a Empoli. Per iniziare a programmare un’altra stagione da vivere con la stessa intensità alla guida di un Benevento che non vuole essere un’orgogliosa meteora, come nell’unico precedente in A. Il metodo Inzaghi è la migliore garanzia possibile.