CHE BAGARRE PER LA A - Tutti assieme appassionatamente. E poco importa se la notizia che arriva da una nuova palpitante notte di B è un'altra: il Benevento non vince più. Anzi, balla contro il Venezia prima di prendersi un pari che basta e avanza a una squadra che ha già dato il meglio di se e, comprensibilmente, si rassegna alle calure estive dopo aver dominato ogni sorta di avversario conquistando anzitempo la Serie A. Ha ragione, tuttavia, Inzaghi: cosa rimproverare a questa Strega dei miracoli che ha sbriciolato tanti record da lasciare un segno indelebile sulla storia del campionato? Nulla. Solo applausi, dunque, anche per un pari, in attesa di vederla protagonista in A.
A TUTTO CROTONE - Dove ha messo lo sguardo il Crotone di Giovannino Stroppa. Le prodezze di Messias (doppietta) e Simy, complici le disattenzioni difensive del Cittadella, lanciano i calabresi verso la promozione diretta che, per l’energia e la personalità viste al “Tombolato”, è un traguardo meritato. Già, il merito, un criterio sempre infallibile per avvicinarsi alla verità e valido pure per gli ambiziosi pitagorici. Alle spalle, un indomabile Tesser riesce a tenere il passo della 2ª forza del torneo. Ma per battere il Pisa il Pordenone deve dire grazie a qualche imprecisione imperdonabile dei toscani incapaci di cogliere il pari.
MARINO GODE, NESTA STRILLA - Non sbaglia, invece, Marino contro la sua ex squadra. Nesta si piega a Empoli dopo aver visto il Frosinone orgogliosamente in partita sino al rigore che sigilla il match. E così, con la Salernitana battuta da Dionigi ad Ascoli eppure vicina al pari nel finale e col Chievo ripreso dal Trapani di Castori, è lo Spezia di Italiano l’altra antagonista a fare festa. Cosenza strapazzato e B lontana. La saluta il Livorno che si arrende a Bisoli a tempo scaduto.
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