Orgoglio Frosinone: Nesta torna da A in una notte

La vittoria all'ultimo istante dei supplementari al Tombolato contro il Cittadella e il ritorno sulla scena di Ciano e Dionisi può essere la molla decisiva per la terza promozione in A dei ciociari, Tesser per il momento permettendo. Ecco perché
Orgoglio Frosinone: Nesta torna da A in una notte© LAPRESSE
di Tullio Calzone
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ROMA - Sprofondare in un baratro e poi rinascere con un colpo di magia. Anzi, due: quelli di Dionisi e Ciano, tornati leader nel momento giusto complice la rete di Salvi. Il Frosinone si gode i suoi funambolici talenti e ritrova se stesso proprio quando la crisi strisciante appariva senza ritorno. Mentre tutti i sogni sembravano infranti e il disastro del post lockdown completato, Nesta si ricandida, invece, per la A.

ORGOGLIO VERO. In realtà l’orgoglio il Frosinone lo aveva ritrovato già annullando quel doppio svantaggio scaturito da i gol di un Diaw incontenibile, complice un rigore molto dubbio se non proprio inventato dall’implacabile Sozza. Colpita al cuore dalla combinazione Rosafio-Diaw e da un raddoppio micidiale, la squadra giallazzurra ha saputo, comunque, rialzarsi nella notte più buia dell’intera stagione. È il bello del calcio: basta una scintilla ed è luce. E, infatti, questa vittoria sul Cittadella, ancora una volta punito nei play off (nel 2018 furono due pareggi a eliminare i veneti), ha un valore speciale perché fortifica nella mente prima ancora che nelle gambe. E rende un gruppo più volte punito da uno scarso concetto di sé, finalmente, consapevole delle proprie possibilità e in grado di lottare sino alla fine per il traguardo per il quale era stato immaginato dal presidente Stirpe. Il patron frusinate non a caso ha già fissato un lauto premio promozione, la prova concreta che lui non ha mai smesso di credere nella Serie A, panacea di ogni male.

SCATTO MENTALE. Intanto questa qualificazione è un segnale inequivocabile e nasce soprattutto dallo scatto mentale che la compagine di Nesta è stata capace di compiere sull’orlo del precipizio. «Siamo rimasti in partita nonostante il rigore subito e quel raddoppio incassato mentre stavamo provando a rialzarci - ha sottolineato gioioso il tecnico nel dopo gara -. Ma la rete di Salvi ha fatto scattare qualcosa in noi. E ci siamo liberati mentalmente. Dimostrando grande cuore. Sono contento per i ragazzi. Hanno meritato questa qualificazione. E poi il calcio è questo, riesci a trovare qualcosa dentro di te che magari neanche sai di avere. Anche se poi le cose capitano perché te le cerchi». Proprio così: impensabile, diversamente, che Salvi riuscisse a fare quel gol in slalom penetrando, inarrestabile, nella difesa veneta. Mentre non ci sono aggettivi per qualificare le prodezze di Dionisi e Ciano, applaudite dallo stesso tecnico giallazzurro: «Dovevamo fare gol per forza e quando hai giocatori come Camillo e Federico che hanno fatto due reti eccezionali, senza togliere nulla a quella bellissima di Salvi, tutto è più facile».

ENERGIE PER TESSER. E il Frosinone questa volta la sua fortuna se l’è davvero cercata contro un Cittadella anche sfortunato, ma piegato in un finale batticuore che ha fatto emergere tutte le qualità della formazione laziale. A cominciare dalla ritrovata mentalità di grande squadra. Ora Brighenti e compagni sono attesi dalla doppia sfida contro la matricola Pordenone che Tesser riproporrà riposata domenica sera allo “Stirpe”, prima tappa di un confronto che si annuncia complicato e avvincente, ma alla portata di un gruppo ritrovato. Nesta ha affrontato il Pordenone solo in questa stagione: sconfitto (0-3) a Udine, lunedì 26 agosto, e pari (2-2) in casa lo scorso 17 gennaio. In carriera Tesser è in netto vantaggio negli incroci coi frusinati, ma è stato battuto in Ternana-Frosinone 0-1 del 28 aprile 2015, match deciso da un gol segnato da Frara in avvio di gara. Recuperando in fretta tutte le energie emerse al “Tombolato”, l’obiettivo è ripartire proprio da lì. Ora il Frosinone sa come si fa!


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