Il Foggia è in C, ma Picerno e Bitonto annunciano ricorsi

Il secondo round alla Corte Federale d’Appello. Si attende la pubblicazione delle motivazioni della sentenza del Tribunale Federale. Tempi strettissimi
Il Foggia è in C, ma Picerno e Bitonto annunciano ricorsi© FOTO MOSCA
Biagio Angrisani
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ROMA - Il “day after” spinge sempre all’analisi di cosa è avvenuto e a seconda delle latitudini le interpretazioni sono differenti come i relativi stati d’animo. La sentenza del Tribunale Federale Nazionale, sezione disciplinare, presieduto da Cesare Mastrocola, per i fatti relativi all’illecito sportivo consumato nella gara Picerno-Bitonto, disputata il 5 maggio 2019, ha retrocesso il Picerno all’ultimo posto nel campionato di Serie C, ossia retrocesso in Serie D, mentre il Bitonto penalizzato di cinque punti nel girone H di Serie D ha fatto balzare il Foggia al primo posto con relativa promozione in Serie C. Ma Bitonto e Picerno, senza più il posto il Serie C, non ci stanno e hanno annunciato ricorso alla Corte Federale di Appello non appena saranno rese note le motivazioni della sentenza del TFN.

Picerno e Bitonto, che stangata

BITONTO - In un comunicato ufficiale, il Bitonto preannuncia ricorsi per impugnare la sentenza del Tribunale Federale. «In attesa di leggere le motivazioni del dispositivo la società neroverde continua ad avere piena fiducia nel lavoro della giustizia sportiva e resta in attesa della pubblicazione delle motivazioni del TFN, anche per le più opportune valutazioni in ordine all’impugnazione della stessa, auspicando di poter perseverare nell’obiettivo comune della società, dei tifosi e della città intera: giocare il campionato di serie C».

PICERNO - La società AZ Picerno ritiene «ingiusta la decisione del TFN con la retrocessione all’ultimo posto in classifica nella stagione sportiva 2019-2020. Il provvedimento reso verrà pertanto impugnato dinnanzi alla Corte Federale d’Appello».

FOGGIA - Essendo la sentenza del TFN immediatamente esecutiva, il Foggia al momento è in Serie C al posto del Bitonto avendo chiuso al secondo posto in graduatoria nel girone H di Serie D con un solo punto di distacco dalla capolista. Naturalmente mancano altri gradi di giudizio per dire la parola fine alla vicenda, ma in casa dauna si parla già del prossimo derby con il Bari e di un campionato esaltante che vedrà nel girone meridionale ai nastri di partenza anche Palermo, Catania, Juve Stabia e Avellino mentre il Perugia potrebbe andare nel girone B.

Un posto libero

La retrocessione del Picerno all’ultimo posto (sul campo si era salvato battendo ai playout il Rende) rende disponibile un posto in Serie C qualora la sentenza del TFN fosse confermata anche negli altri gradi di giudizio. Ma eventualmente chi prenderà il posto del club lucano? Il Rende spera e appare in pole position ma occorre attendere i giusti tempi.

Tempi stretti

Dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza del TFN, ci sarà il secondo round in Corte d’Appello che presumibilmente avvenga entro la prima decade di settembre. Occorrerà vedere cosa farà in assise la Procura Federale. Nell’aula del TFN il procuratore capo Giuseppe Chiné è stato costantemente all’attacco dimostrando di avere molte frecce a sua disposizione, ma le difese delle società e dei tesserati condannati sono pronte a riprendere la battaglia legale. Adesso i tempi della giustizia sportiva si sono accorciati ed è plausibile che l’inter completo - considerando anche l’eventuale ricorso al Collegio di garanzia dello Sport istituito presso il Coni, ossia l’ultimo grado - si dovrebbe concludere entro la fine di settembre. Intanto, il 10 settembre presso il salone del Coni la Lega Pro effettuerà il sorteggio dei calendari e il 27 settembre inizierà il campionato.


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