Barberis lancia Boateng: A Pisa vince il Monza

Due promozioni in A con il Crotone, il regista ligure cerca la terza volta in A alla corte di Galliani e intanto riaccende la squadra brianzola che torna in campo dopo il caso Covid e il rinvio della gara con il Vicenza. «All'Arena ho vissuto una grande esperienza come a Crotone. Ma questa sera andiamo per vincere”
Barberis lancia Boateng: A Pisa vince il Monza
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MONZA - La conta dei presenti, l'amaro calice del Covid transitato anche da Monza, un contagio di massa e il rinvio dell'ultima partita: non tutto è passato ma Galliani ha speso l'unico bonus disponibile in tempi di pandemia. Regolamento acchittato per forza di cose, settimana scorsa, adeguando la B alla A con qualche distinguo. Per questo, stasera, a Pisa, i riflettori sono tutti sul Monza. Che viaggia con alcune incognite (fino a pochi giorni fa c'erano 9 assenti), ma morde il freno per scendere in campo dopo i due pari – e nessun gol – iniziali. «C'è ancora un certo amaro in bocca, avremmo meritato di più». Parola di Andrea Barberis, timoniere del centrocampo brianzolo e regista designato. La testa è al Pisa e a quell'etichetta di corazzata della B qual è il Monza che va rispettata. Ma questa sembra ancora la fase della navigazione a vista, per tanti motivi. «All'inizio magari dovevamo assimilare di più certi concetti. Ora serve cambiare marcia. Credo che la società abbia fatto bene a giocarsi subito la carta del rinvio».

Che idea si è fatto Barberis di questa situazione?
«Purtroppo è difficile, come ci si poteva aspettare. Non ne eravamo mai realmente usciti e, forse fino al vaccino, le cose continueranno così. Era impossibile che il calcio non presentasse dei casi: bisogna stare attenti, anche con ogni minimo errore si rischia. Quindi il contagio a catena è un attimo. Quando sento parlare della bolla nel calcio, mi viene da sorridere: è un'idea utopistica».

Riavvolgiamo il nastro: Galliani a giugno infilava il nome di Barberis come primo acquisto del Monza, nel pieno dei festeggiamenti per la B.
«E' motivo d'orgoglio, del resto andavo in scadenza col Crotone e loro sono stati bravi a mettersi subito in contatto con me. Poche ore dopo aver firmato col Monza, è arrivata la notizia della promozione: un segno del destino».

Cinque anni a Crotone, era il momento di cambiare?
«E' stato un periodo fantastico: devo ringraziarli, mi presero in una situazione difficile, mi hanno dato fiducia e fatto giocare in A».

Il Pisa, invece, è la squadra in cui Barberis ha esordito tra i professionisti.
«Ho grandi ricordi: abbiamo fatto un anno fantastico, nel 2013, c'era un bellissimo gruppo. Peccato solo per la finale dei play-off persa ai supplementari. Spero che questa col Monza si concluda bene».

Il futuro mette Barberis davanti alla sua possibile terza promozione in A della carriera, e ancor prima alla paternità.
«Sì, a gennaio nascerà Alessandro: ho già una grande emozione. Per il resto non mi ritengo un esperto di promozioni, semmai sono stato fortunato a giocare in squadre che erano ben attrezzate. Il campionato è lungo, siamo in tanti a lottare per la A».

Allora mettiamola così: promozioni fanno rima con punizioni, Barberis è un cecchino.
«Diciamo che mi propongo anch'io, in un Monza dove ci sono parecchi tiratori. Non mancano le soluzioni tra me, Boateng, Fossati, Lepore e D'Errico... ».

L'egemonia del Benevento lei l'ha vista da vicino a Crotone: fonte d'ispirazione anche per il Monza?
«È la nostra ambizione e il Monza ha una sua identità. In B non c'è una super favorita: è difficile ammazzare il campionato come ha fatto il Benevento che ha saputo mantenere continuità. Va messo lo stesso impegno sempre, per questo a noi cambia poco aver affrontato subito due avversari importanti come Spal e Empoli».


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