Breczek: «Italia forte, ma la Polonia c'è»

Il ct che domani sfiderà gli azzurri ha fatto i complimenti agli azzurri e si è augurato una pronta guarigione di Mancini, poi su Lewandowski ha spiegato: "E' un campione, ma a Danzica contro l'Italia non era facile"
Breczek: «Italia forte, ma la Polonia c'軩 EPA
Andrea Ramazzotti
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INVIATO A REGGIO EMILIA - Il ct della Polonia Jerzy Brzeczek ha parlato alla vigilia della gara contro l'Italia e ha mostrato fiducia in vista del confronto con gli azzurri, considerati tra i favoriti per la vittoria agli Europei. «L'Italia non ha segnato solo nella partita d'andata a Danzica - ha detto - ed è una squadra forte, una delle favorite per l'Europeo. Non cambia niente se i nostri avversari avranno tante assenze perché il loro livello è talmente alto che la squadra non sarà condizionata. Con che tattica affronteremo gli azzurro? E' difficile dire una tattica. Lo deciderò domani. Intanto dico che giocherà Szczesny, il resto lo vedrete domani».

CARO MANCINI - Brzeczek ha dovuto fare i conti con il Covid che adesso costringe Mancini a casa, lontano dagli azzurri: «Grazie a Dio sono riuscito a tornare a fare il mio lavoro e non ho saltato alcune partite importanti. Il mondo dove dobbiamo vivere adesso è questo e bisogna adattarsi. Quando ero assente ho parlato con gruppo e lo staff attraverso Skype e penso che Mancini farà lo stesso. Non è facile perché il lavoro dell'allenatore è intuitivo e solo di persona si può capire e trasmettere certe cose. Spero che Mancini torni già domenica». Poi sulla pandemia: «Siamo soddisfatti delle procedure anti Coronavirus che vengono attuate e ci prepariamo alle prossime partite puntando a vincerle. Per la Polonia non possiamo parlare di match spartiacque. Non ragioniamo in questo modo. Siamo una squadra che ha fatto il suo percorso, abbiamo conquistato tante vittorie e siamo già qualificati per gli Europei. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e dobbiamo continuare così. Siamo in difficoltà se Lewandowski viene fermato come all'andata? Abbiamo dimostrato di avere molti piani, non solo quello legato a Lewandowski. Non devo ricordare livello dell'avversario che abbiamo sfidato a Danzica e che affronteremo domani. Robert è una stella di livello mondiale capace di cambiare ogni confronto, ma non è l'unico responsabile della squadra. Stiamo bene e sono convinto che potremo dire la nostra contro l'Italia».


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