Raiola, furia su Fifa e Infantino: "Tra dieci anni non esisteranno più"

"Allora bisognerebbe mettere freno anche a quotazioni Leonardo Da Vinci, Bansky e alla pizza"
Raiola, furia su Fifa e Infantino: "Tra dieci anni non esisteranno più"© Getty Images
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ROMA - Il re dei procuratori Mino Raiola si è scatenato nel corso del World Football Summit, evento online per quest'anno che tratta di affari legati al calcio. Il procuratore, che nei giorni scorsi ha spalleggiato Ibrahimovic nella protesta contro la EA Sports, ha attaccato la Fifa e Infantino dicendo: "Non c'è un caso su questo, la Fifa ha problemi all'interno di se stessa e così deve trovare un capro espiatorio a cui dare tutte le colpe per spostare l'attenzione. Allora dovremmo mettere un tetto salariale: ad esempio, dobbiamo mettere un limite al costo della Fiat 500 o della pizza?". L'italo-olandese ha criticato la poposta dell'organo del calcio mondiale che vorrebbe introdurre un limite ai compensi degli agenti: "I dirigenti dei club sono businessman laureati nelle maggiori università del mondo e credete che non possano prendere una decisione da soli o per un giocatore? La Fifa deve spostare l'attenzione su altri, per tenere il potere. ll 'cap' ai nostri compensi è motivo per combattere con noi, ma a quel punto bisognerebbe parametrare tutto: mettere un tetto ai soldi degli sponsor, agli stipendi dei dirigenti, a quello del presidente. Tutto questo è una cavolata, ed è illegale". 

L'attacco a Infantino

Raiola ha poi attaccato Infantino aggiungendo: "Alcune società sono quotate in borsa, non può essere la Fifa a dire come far funzionare le cose. È evidente che il sistema dei trasferimenti non sia più come vorrebbe la Fifa e i giocatori prenderanno le loro posizioni, perché sono il più importante asset del gioco, non è Infantino. Se mettiamo un salary cap, allora deve esserci per qualsiasi cosa: i trasferimenti, gli stipendi per i dirigenti. Real Madrid e Barcellona fatturano un miliardo di euro, chiediamo a loro perché il costo dei biglietti è troppo alto? Servirebbe un salary cap per gli attori, per i giornalisti, un limite per le quotazioni di Banksy, Leonardo da Vinci e Rembrandt. Come è possibile mettere un tetto al talento? Siamo in un mondo capitalista, ma Infantino vuole tornare alla Nord Corea. Non ho problemi con la Nord Corea, ma ci vada lui". Infine, l'agente ha concluso: "La Fifa non può dettare legge e se c'è un cap per la vendita degli iPhone, o ai compensi dei cantanti, si torna 75 anni indietro, alla Russia comunista, e non in un business multimiliardario. Ma la Fifa tra dieci anni non esisterà più, i tempi stanno cambiando".


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