Maradona, Maldini e l'aneddoto su Diego: "Andrebbe fatto vedere a tutti"

Così il direttore tecnico del Milan: "Lo avevo sentito poco tempo fa, sembrava stesse meglio. I miei ricordi sono legati al campo, è stato un avversario incredibile, considerarlo nemico è difficile"
Maradona, Maldini e l'aneddoto su Diego: "Andrebbe fatto vedere a tutti"© LaPresse
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LILLA (Francia) - "È dura. Per chi ha amato il calcio, chi ci ha giocato con o contro, è sparito un pezzo della propria infanzia, della propria passione". Così Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan impegnato a Lilla in Europa League, ricorda Diego Armando Maradona. "Si vede nei filmati la gioia che ha portato. L'immagine emblematica è l'amichevole ad Acerra, nel fango. Andrebbe fatta vedere a tutti i giocatori moderni che si lamentano delle condizioni del campo", ha spiegato l'ex difensore ai microfoni di Sky Sport: "Era passione pura, in questo è stato maestro. Lo avevo sentito via sms nei giorni intorno al suo compleanno, sembrava stesse meglio. I miei ricordi sono legati al campo, è stato un avversario incredibile, considerarlo nemico, per chi ama il calcio, è difficile. Lo potevi picchiare e lui non reagiva, il suo comportamento è sempre stato esemplare. E poi, la gioia che dava agli amanti di questo sport. Alcune cose possono essere discutibili, è stato un personaggio controverso, ognuno di noi può dire cosa vuole ma per chi ama questo sport sarà un'icona per sempre. Era il nostro avversario principale, la squadra più forte, la rivalità in quegli anni era con il Napoli di Maradona. Lui, probabilmente, era il migliore di sempre, innalzava il livello".

Maldini: "Il Milan non è solo Ibrahimovic"

"La consapevolezza ormai ce l'abbiamo, questo non vuole dire che siamo perfetti o che non dobbiamo lavorare. Incontriamo la squadra più forte del girone, sappiamo com'è finita all'andata, ma dobbiamo puntare ad ottenere il nostro obiettivo. Abbiamo lottato e sofferto troppo per non passare il turno, non possiamo buttare via la qualificazione dopo aver vinto le prime due partite. Il Milan è non solo Ibrahimovic. Lui ci ha fatto fare la svolta, è un giocatore importantissimo. C'è stata una crescita anche grazie a Zlatan, ma abbiamo già dimostrato di essere competitivi senza di lui. Stasera ci mancano anche Leao e Saelemaekers, ma abbiamo dimostrato di poter sopperire queste assenze. Stasera non è decisiva, ma è fondamentale per la qualificazione", ha aggiunto.


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