L'ultimo viaggio del Diez, Maradona sepolto accanto ai genitori

Ultimo atto per il campione argentino morto mercoledì a 60 anni. Dopo gli incidenti scoppiati nel pomeriggio, era stato deciso di trasportare il feretro con l'elicottero. Poi il cambio di programma: una colonna di auto ha accompagnato il viaggio di Diego al cimitero
L'ultimo viaggio del Diez, Maradona sepolto accanto ai genitori© EPA
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Dopo la veglia alla Casa Rosada culminata negli scontri, il feretro di Diego Armando Maradona è stato sepolto nel cimitero privato di Bella Vista, a 35 chilometri da Buenos Aires, dove si trovano le tombe dei genitori. Una trentina di persone ha potuto assistere all’ultimo atto dell’addio al campione argentino, morto mercoledì per le conseguenze di un infarto acuto. El Pipe aveva compiuto 60 anni da meno di un mese. A portare il feretro nell’ultimo tragitto le figlie Dalma e Gianinna e, tra gli altri, l’ex procuratore e amico personale di Diego, Guillermo Coppola. Il giorno della camera ardente aveva riservato due momenti distinti: quello della partecipazione straordinaria degli argentini, oltre un milione di persone, che hanno atteso per ore di poter entrare nella Casa Rosada, sede del governo, per rendere omaggio al grande campione, trattato come un capo di Stato. Una partecipazione popolare che aveva ricordato l'altra grande veglia funebre, quella del 1952 per la morte di Evita Peron, la storia First Lady argentina. Ma giovedì pomeriggio la situazione è precipitata. La decisione, su richiesta dell'ex moglie di Maradona, Claudia Villafane, di chiudere la camera ardente alle 16, ha scatenato le proteste di migliaia di persone. Ci sono stati scontri tra tifosi e polizia, con feriti, arresti, lancio di lacrimogeni e uso di idranti. In un primo momento era stato deciso di trasferire il feretro di Maradona in elicottero, per motivi di sicurezza. Ma alla fine, per calmare la gente, quando ormai in Italia era tarda sera, è stato deciso di trasferire la salma con un corteo di auto che ha attraversato velocemente le strade che portavano al cimitero privato di Bella Vista.

Intanto procede l’inchiesta per appurare come è morto Maradona e cosa è successo nelle ultime ore di vita. L’infermiere che seguiva Diego ha dichiarato di aver ultimato il turno di lavoro alle 6,30 di mercoledì mattina e che, prima di andare via dalla casa del campione argentino, lo aveva visitato, trovando che tutti i segnali vitali erano a posto. Poche ore prima, secondo alcune testimonianze, Maradona aveva anche fatto qualche passo, apparendo però subito stanco. Dunque non sarebbe vero, come affermato dall’avvocato del Pibe, che sarebbero passate dodici ore dall’ultima visita di medici e infermieri. Intorno a mezzogiorno di mercoledì le persone che erano in casa si sono rese conto che Maradona non rispondeva. L’infermiera e la psichiatra hanno tentato di rianimarlo, ma senza successo. Un medico, vicino di casa, si è unito al gruppo. All’arrivo delle ambulanze, il personale medico ha iniettato adrenalina e atropina, senza che Maradona reagisse. Poco dopo è stato dichiarato morto. L’analisi del sangue e delle urine dovrà stabilire se El Diez aveva ingerito alcol o psicofarmaci. 


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