Paolo Rossi, dall'exploit al Vicenza al Pallone d'Oro: addio all'eroe del Mondiale 1982

Pablito è scomparso a soli 64 anni: ripercorriamo la strepitosa carriera dell'ex attaccante di Juve, Como, Lanerossi, Perugia, Milan e Verona, grande protagonista con la Nazionale italiana
Paolo Rossi, dall'exploit al Vicenza al Pallone d'Oro: addio all'eroe del Mondiale 1982© Ansa
3 min

Tre partite incolori ed altrettanti pareggi, uno 0-0 con la Polonia ed un doppio 1-1 con Perù e Camerun: così era iniziato il Mondiale spagnolo dell'Italia nel 1982, qualficatasi al secondo girone soltanto grazie alla differenza reti. Poi, il 2-1 all'Argentina di Maradona, altro personaggio simbolo del calcio recentemente scomparso, segnò una svolta per la truppa azzurra di ct Bearzot, guidata dall'esplosione del personaggio meno atteso (e più criticato alla vigilia): Paolo Rossi. L'attaccante della Juventus era reduce da due anni di squalifica ed aveva giocato soltanto le ultime tre partite di campionato (segnando un gol), il 20° vinto dai bianconeri. L'opinione pubblica si schierò contro la sua convocazione, che coincise con l'esclusione di Pruzzo, ma i commenti negativi furono rapidamente spazzati via dalla splendida tripletta con la quale il futuro Pallone d'Oro punì il Brasile, spalancando all'Italia le porte della semifinale. La doppietta alla Polonia e il momentaneo 1-0 nel 3-1 inflitto alla Germania nell'ultimo atto della massima kermesse mondiale consegnarono definitivamente 'Pablito' alla storia del calcio.

Dal Vicenza al Verona: i trionfi con la Juve

Dopo i primi trascorsi con Santa Lucia ed Ambrosiana, con indosso i colori della Cattolica Viruts, nel 1972, ad appena 16 anni, Paolo Rossi fu notato dalla Juventus. Tre infortuni al menisco in due sole stagioni minarono profondamente il suo rendimento nelle giovanili bianconere, ma il calvario vissuto non gli impedì, ancora minorenne, di togliersi la soddisfazione di debuttare con i big in Coppa Italia (il 1° maggio 1974, poi altre 2 presenze nel 1974-75). Dopo una parentesi poco fortunata al Como, la svolta: la cessione in comproprietà al Lanerossi Vicenza. Il tecnico Fabbri rappresentò per Rossi un secondo padre e in maglia biancorossa l'attaccante toscano mise a segno 66 gol in 108 presenze, conquistando un torneo in cadetteria e raggiungendo uno storico secondo posto nella massima serie. Un anno al Perugia ed una lunga squalifica fanno da spartiacque nella straordinaria carriera, che raggiunse il suo apice a cavallo dell'eroico Mondiale spagnolo. Di nuovo con la maglia della Juve, tra il 1982 ed il 1985, Pablito conquistò due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e, a livello personale, un Pallone d'Oro. Lasciò il calcio a soli 31 anni, a causa di problemi cronici alle ginocchia, dopo due stagioni non esaltanti tra le fila di Milan Verona.


© RIPRODUZIONE RISERVATA