Agnelli, dalla Superlega al futuro del calcio: "Ecco dove dobbiamo investire"

Il presidente della Juve spiega "le tre componenti sulle quali ricostruire" un sistema "che ha nascosto numerosi difetti", ma che "ha tutto per continuare a prosperare"
Agnelli, dalla Superlega al futuro del calcio: "Ecco dove dobbiamo investire"© LAPRESSE
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"Lo spettacolo calcistico ha tutto per continuare a prosperare, dai protagonisti agli investitori e agli appassionati. Queste tre componenti sono le fondamenta sulle quali ricostruire". Il presidente della Juventus Andrea Agnelli, in un intervento pubblicato sulla rivista Linkiestaforecast, dipinge lo scenario futuro dell'industria calcio, analizzando le criticità e i nuovi orizzonti sui quali investire: "Il calcio ha nascosto per anni molti difetti strutturali della sua piramide monolitica. Che, in più di un secolo e mezzo di storia, ha subito alcune restaurazioni rilevanti. I dilettanti non giocano più, i giovani non si avvicinano allo sport e i consumatori devono selezionare molto più di prima. Nel frattempo, si affaccia la nuova generazione Z, che ha valori, oltre che interessi, molto diversi da chi l’ha preceduta".

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Agnelli sulla riforma della Champions League

Sulla Superlega e sulla riforma della Champions League: "Il processo di polarizzazione proseguirà inarrestabile. Saranno pochissimi i calciatori a poter essere ammessi al tier 1 del gioco e a loro, in virtù del successo commerciale dello spettacolo, sarà necessario continuare a garantire risorse adeguate, magari in uno schema lavoratore-datore di lavoro interamente rinnovato. Club e Fifpro hanno rappresentanze e professionalità adeguate per discuterne fin da subito. Anche il numero di club che daranno vita al vertice dello spettacolo calcistico dovrà essere ridiscusso, non per assecondare i desideri di un avido gruppo di imprenditori, bensì perché l’offerta di calcio sia adeguata alla domanda e garantisca qualità. Bisogna raggiungere il pubblico, il grande carburante dello show, con nuovi modelli di distribuzione. Il calcio del futuro ha il dovere di coltivare la protezione degli investimenti, i livelli di remunerazione e la distribuzione adeguata dei proventi", conclude Andrea Agnelli.


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