Pagina 3 | Superlega, furia Ceferin: “Sospenderemo tutti. Agnelli un bugiardo”

È un durissimo attacco quello lanciato dal presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, alla neonata Superlega. “Oggi vi daremo le linee guida per le nostre competizioni per club. Cambieremo il format seguendo il nostro progetto per proteggere le competizioni aperte e inclusive. Si tratta della volontà di far evolvere le competizioni con l'aiuto dell'Eca. Le squadre competono per merito e non per il volere di pochi avidi - ha detto dopo la riunione del Comitato Esecutivo - Tutti i club devono poter coltivare il sogno di parteciparvi. E' questa la nostra idea. Non posso sottolineare di più che la Uefa e il mondo del calcio sono unite contro questa proposta orribile che è stata portata avanti da pochi club europei che sono seguono soltanto l'avidità. Il calcio e i governi sono uniti. Siamo tutti uniti contro questo progetto senza senso. La Federcalcio inglese, spagnola, italiana, la Liga, la Serie A, la Fifa e 55 federazioni nostre si oppongono a questo piano che va contro il calcio. Integrità, meriti sportivi. Non permetteremo che ciò cambi mai. I giocatori che parteciperanno e che giocheranno con le squadre che giocheranno in questa Lega chiusa non potranno giocare né mondiali né Europei".

Ceferin: "La Uefa è il calcio"

"Facciamo appello ai fan, ai media e ai politici e agli organi di governo del calcio di unirsi a noi, per fare tutto quello in nostro potere per non far arrivare a compimento questo piano. I cambiamenti che annunceremo sono i passi europei per il bene del calcio. Introdurremo un nuovo sistema per i pagamenti di solidarietà: la Uefa distribuisce il 90% nei ricavi reinvestendoli nel calcio non solo a livello professionistico, ma anche giovanile e femminile. La Uefa non è una questione di soldi, la Super Lega sì. Sono gli interessi di una dozzina. Non vorrei chiamarla una sporca dozzina... La Uefa è il calcio e finanzia il calcio. Alcune persone non lo capiscono... Le riforme preservano il calcio nazionale e alle competizioni ci si qualifica per meriti. Noi cambiamo le competizioni europee per renderle più interessanti e moderne, ma la solidarietà è qualcosa di eterno. Per alcune persone l'unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche, non la solidarietà o altro. Il nuovo formato conserva la competitività. Vorrei ringraziare tutta la famiglia del calcio, i campionati, i club tutti tranne quei 12, le federazioni, i governi e il primo ministro Johnson, Macron, Sassoli e altri leader europei che rispettano i nostri fan e i valori europei. Credo che questa idea equivalga a sputare nel viso a chi ama il calcio e non lasceremo ci portino via il calcio”.

Ecco i principali rischi

La Uefa può avere la CL senza i 12 Club? Sì certo, in Europa ci sono tanti buoni club, fan e abbiamo già approvato i cambiamenti. La Champions la faremo con o senza di loro. Quale sarà l'impatto delle sanzioni? I giocatori dei club ribelli potranno giocare l'Europeo? Stiamo ancora valutando la situazione con la squadra legale e non abbiamo una soluzione. Applicheremo tutte le sanzioni possibili, ma il prima possibile dovremo sospendere tutti dalle nostre competizioni”.

Il duro attacco ad Agnelli

"Nella vita ne ho viste tante perché sono stato un avvocato. Mai visto persone del genere. Woodward mi ha chiamato giovedì dicendomi che sosteneva le riforme e voleva solo parlare del FPF. Non parlerò molto di Andrea Agnelli, la più grande delusione di tutte. Non faccio commenti personali, ma non ho mai visto una persona che menta così di continuo. Ho parlato con lui sabato pomeriggio e mi ha detto che erano solo voci e di non preoccuparmi. Mi ha detto ti chiamo in un'ora e ha spento il telefono. Ne ho viste tante, ma una situazione del genere mai. L'avidità è così forte che sconfigge anche i giusti valori umani. Siamo diversi e rimarremo diversi. E' sempre bello scoprire come sono le persone e ora lo sanno tutti. Venerdì Woodward Agnelli Gazidis e Lopez hanno firmato venerdì la nostra riforma, non so se devo davvero dire cosa penso di loro".


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Ceferin: "Non tutto il calcio è corrotto"

"L'idea della super Lega ha avuto inizio prima del Covid. La Super Lega bolliva in pentola da tempo, Perez e Agnelli la progettavano da tempo. Eravamo pronti per aiutarli e abbiamo ricevuto proposte per riforme interessanti che Agnelli e Thedoridiris avrebbero dovuto discutere in settimana. Avidità, narcisismo ed egosimo da parte di pochi club sono andate oltre tutto. Ho incontrato persone strane e bugiardi nel calcio, ma anche tante persone delle quali mi fido. Mi fido di club francesi e tedeschi che hanno resistito alla tentazione di partecipare alla Super League. Non è tutto il mondo del calcio a essere corrotto, ma solo una piccola parte che è accecata dall'avidità e non è interessata da altro. Alcuni club pensano solo ai conti in banca e non ad altro. Europei? Aspetteremo per una decisione finale fino a venerdì. Dobbiamo prendere una decisione su 3 città che possono essere escluse e la decisione sarà presa dal comitato esecutivo entro venerdì".

Ceferin: "Pieno sostegno da Infantino"

"Qualche giocatore delle 12 squadre non giocherà Euro 2020? Ho detto che non potranno giocare le nostre competizioni, ma non ho detto quando. La Superlega va contro la competizione sportiva e quindi loro hanno un problema da risolvere. Non pensavamo di avere dei serpenti nella nostra squadra, ma vedremo quello che succederà. La Commissione Europea può escludere queste squadre? Non abbiamo ancora parlato con la Commissione Europea, ma abbiamo il loro sostegno. Avremo la risposta presto, ma sono abbastanza fiducioso. Infantino mi ha promesso il sostegno completo e mi ha detto che è contrario alla Super Lega e lo dirà pubblicamente domani nel nostro congresso".

Ceferin: "Il calcio è un gioco aperto"

"Cosa direi a chi dice che questa proposta della Superlega è una conseguenza di quello che è successo nel 1992 quando nelle coppe non si sono qualificate solo le vincitrici dei campionati e delle coppe nazionali, ma anche le seconde, le terze ecc? Non parliamo della stessa cosa la nostra competizione è aperta e ci si può qualificare, mentre quest'altra Lega è chiusa. Non si possono fare paragoni. La Superlega vuole adire le vie legali se non le sarà consentito di iniziare. Cosa ne penso? Non farei molto affidamento a comunicati stampa di organizzazioni fantomatiche. Con la Commissione Europea abbiamo parlato e dovremo. Il calcio è un gioco aperto e non permetteranno la creazione di una competizione chiusa, ma dobbiamo ancora riunirci".

Ceferin: "Nessun negoziato con la Superlega"

"Non abbiamo fatto negoziati con la Superlega. Ci hanno detto di riunirci in maniera urgente, ma non vedo particolare urgenza di parlare con loro. Prima approveremo le nostre competizioni poi vedremo. Un'ora dopo essermi svegliato ho ricevuto la lettera della così detta Superlega firmata non so da chi, magari da una persona super. Non ho detto che sono banditi dal calcio europeo per sempre, ma il loro modo di agire è stato terribilmente sbagliato. Chiunque se ne è reso conto. Abbiamo parlato con 246 club, con i club, con le leghe e con le federazioni nazionali. Poi qualcuno tira fuori questa soluzione fantomatica. E ci viene chiesto di negoziare... Agnelli ha detto che era un progetto fantastico...".

Ceferin: “Solo con Agnelli è una questione personale”

"Niente di personale con i club. Solo con Agnelli c'è qualcosa di personale. Voglio che tornino in ginocchio. Voglio solo che ci mostrino rispetto e finora non ne ho visto molto. Si rispettano le situazioni e gli altri club. Il presidente di un’associazione con 246 club è fuggito da questa organizzazione. Mai vista una cosa del genere. Non so come le persone possano arrivare a tanto. Se vogliono tornare, come ha detto Agnelli, bentornati in questo progetto fantastico”.


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Il futuro dei club di Superlega

"Stavamo discutendo di avere una join venture e avevamo detto che da qui a settembre avremmo finalizzato il progetto. Noi siamo gli organizzatori e noi saremo i partner maggioritari. Due giorni fa francamente non avrei mai detto di aver paura di perdere 12 club... Noi parliamo con i club giganti, medi e piccoli. Non ho questa paura. Quei club giocheranno le coppe nelle prossime settimane o si ritireranno? Dipenderà dal parare degli esperti legali. Domani pomeriggio avremo una prima riunione e vi informeremo".

Ceferin: “Hanno mostrato il loro vero volto”

"C'è la possibilità di trovare una soluzione amichevole? Ci sarà pace? No mai. Penso di potermi fidare di Infantino. Lo vedremo domani. Lui è il presidente della Fifa e mi ha detto che ci sosteneva, condannando questo progetto. Vedremo domani. Penso che sarei arrabbiato comunque, anche se non fossi presidente. Questo gruppo di 12 squadre vuole rubare il calcio e privare il mondo di questo gioco. Loro puntano solo al denaro e saranno famosi nel male. Tutti stanno scrivendo male di loro. Io resto calmo e sono felice che questo sia successo. Queste persone hanno mostrato il loro volto. Sentire voci di riunioni segrete, di persone che vogliono investire in nuovi progetti. Ora però è tutto chiaro".

Ceferin: “Juve? Era in Serie B…”

Tutti vogliono giocare contro i grandi club, ma l'obiettivo principale delle squadre è qualificarsi per le coppe europee. I così detti grandi club in passato non lo erano: la Juventus qualche anno fa era in Serie B, lo United prima di Ferguson non so neppure dove fosse. Il Nottingham è un grande club... Le cose cambiano con il passare del tempo. Se non ci si qualifica per una manifestazione perché mettere sempre i migliori? Non ci sono retrocessioni. Le leghe prenderanno le decisioni e cercheremo di applicare le sanzioni nel rispetto della legge. Siamo in contatto con le leghe e vedremo”.

Ceferin: “Rispetto chi ha detto no”

Ai calciatori e ai giocatori esprimo il mio rispetto. Bisogna essere nel calcio non solo per i soldi e ho grande rispetto per chi ha detto no a questo progetto che distruggerebbe il calcio. Uso il condizionale perché non succederà. Il calcio è importante per i tifosi e fa parte della nostra cultura. Se un club ammettesse di aver fatto un errore sarebbe una cosa importante anche per la gente. Non si tratta di persone povere, ma di gente che vuole di più anche se i loro fan protestano. La Uefa distribuisce i ricavi in tutta Europa. Per loro il denaro è tutto. Chi ha ricevuto pressioni può tornare indietro, dire di avere avuto pressioni. Chi ha sbagliato può tirarsi indietro”.

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Il futuro dei club di Superlega

"Stavamo discutendo di avere una join venture e avevamo detto che da qui a settembre avremmo finalizzato il progetto. Noi siamo gli organizzatori e noi saremo i partner maggioritari. Due giorni fa francamente non avrei mai detto di aver paura di perdere 12 club... Noi parliamo con i club giganti, medi e piccoli. Non ho questa paura. Quei club giocheranno le coppe nelle prossime settimane o si ritireranno? Dipenderà dal parare degli esperti legali. Domani pomeriggio avremo una prima riunione e vi informeremo".

Ceferin: “Hanno mostrato il loro vero volto”

"C'è la possibilità di trovare una soluzione amichevole? Ci sarà pace? No mai. Penso di potermi fidare di Infantino. Lo vedremo domani. Lui è il presidente della Fifa e mi ha detto che ci sosteneva, condannando questo progetto. Vedremo domani. Penso che sarei arrabbiato comunque, anche se non fossi presidente. Questo gruppo di 12 squadre vuole rubare il calcio e privare il mondo di questo gioco. Loro puntano solo al denaro e saranno famosi nel male. Tutti stanno scrivendo male di loro. Io resto calmo e sono felice che questo sia successo. Queste persone hanno mostrato il loro volto. Sentire voci di riunioni segrete, di persone che vogliono investire in nuovi progetti. Ora però è tutto chiaro".

Ceferin: “Juve? Era in Serie B…”

Tutti vogliono giocare contro i grandi club, ma l'obiettivo principale delle squadre è qualificarsi per le coppe europee. I così detti grandi club in passato non lo erano: la Juventus qualche anno fa era in Serie B, lo United prima di Ferguson non so neppure dove fosse. Il Nottingham è un grande club... Le cose cambiano con il passare del tempo. Se non ci si qualifica per una manifestazione perché mettere sempre i migliori? Non ci sono retrocessioni. Le leghe prenderanno le decisioni e cercheremo di applicare le sanzioni nel rispetto della legge. Siamo in contatto con le leghe e vedremo”.

Ceferin: “Rispetto chi ha detto no”

Ai calciatori e ai giocatori esprimo il mio rispetto. Bisogna essere nel calcio non solo per i soldi e ho grande rispetto per chi ha detto no a questo progetto che distruggerebbe il calcio. Uso il condizionale perché non succederà. Il calcio è importante per i tifosi e fa parte della nostra cultura. Se un club ammettesse di aver fatto un errore sarebbe una cosa importante anche per la gente. Non si tratta di persone povere, ma di gente che vuole di più anche se i loro fan protestano. La Uefa distribuisce i ricavi in tutta Europa. Per loro il denaro è tutto. Chi ha ricevuto pressioni può tornare indietro, dire di avere avuto pressioni. Chi ha sbagliato può tirarsi indietro”.

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