Ceferin attacca: "Con Juve, Real e Barcellona non c'è dialogo”

Il presidente della Uefa si scaglia contro i club di Superlega: “Atteggiamento scioccante e inaccettabile”
Ceferin attacca: "Con Juve, Real e Barcellona non c'è dialogo”© EPA
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L’argomento di discussione non può che essere la Superlega. "Ero molto deluso quando sono venuto a sapere della nascita del progetto - ha svelato il presidente Uefa Ceferin all’Equipe - Una cospirazione portata avanti da alcuni club. Ma è stato anche un bene perché ha permesso di fare chiarezza nel calcio europeo: è stata una situazione stressante ma alla fine le cose sono tornate al loro posto”. Nove dei dodici club fondatori sono rientrati nell'orbita Uefa, mentre nei confronti di Barcellona, Juventus e Real Madrid è stato aperto un procedimento disciplinare: “Per tutta la famiglia del calcio, il loro atteggiamento è scioccante e inaccettabile. Mai dire mai ma credo che non si parlerà di Superlega almeno per i prossimi dieci anni”.

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Ceferin: "Il calcio non rischia la paralisi"

"Avere 16.500 tifosi ad Oporto per la finale di Champions League? Per me è un momento molto importante. Iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel", aggiunge ai microfoni di Sky Sport. "Il calcio senza tifosi è diverso". Sulla Super League, competizione che avrebbe dovuto veder coinvolti i club europei più potenti ma svanita dopo poche ore: "È stato difficile gestire le prime 48 ore perché non sapevamo cosa stesse succedendo, poi la comunità europea si è subito schierata. C'è stato un grande movimento per un progetto senza senso. I club rischiano l'esclusione dalla Champions League? Il comitato che deciderà è indipendente, non sono in grado di rispondere. Con Juventus, Real e Barcellona non c'è dialogo, mandano solo lettere formali. Se si rischia la paralisi del calcio? No. Per l'intera famiglia calcistica, il loro atteggiamento è scioccante e inaccettabile. Sono rimasto molto deluso quando sono venuto a sapere della nascita della Superlega, una cospirazione portata avanti da alcuni club". Il numero 1 del calcio europeo ha anche aggiunto che "è stato un bene perché ha permesso di fare chiarezza nel calcio europeo, è stata una situazione stressante ma alla fine le cose sono tornate al loro posto".

Superlega, Ceferin: “Credo a Infantino”

E sulle voci secondo le quali la Fifa era pronta a sostenere la Superlega, ha aggiunto: "Infantino mi ha detto che né lui né nessun altro alla Fifa ha preso parte agli incontri con i club che stavano lavorando alla Superlega, che non sapeva nulla di questo progetto e che non lo ha appoggiato. Non ho motivi per non credergli. Nessun presidente della Fifa può sostenere un progetto del genere". Sulla nuova Champions a 36 squadre dal 2024, il presidente Uefa ha assicurato che è "una riforma a favore sia dei grandi che dei piccoli club. Ci saranno più partite e la competizione sarà più interessante. In Portogallo la scorsa estate abbiamo fatto una Final Eight ma due settimane sono troppe. Una Final Four, dopo il 2024, presenta vantaggi e disagi. Da un lato sarebbe un evento fantastico avere una settimana dedicata al calcio, integrata da altri eventi come dei concerti, per esempio. Ma si perdono delle partite, soprattutto quelle interne dei club. Personalmente mi piacerebbe se si facesse, sono favorevole. Potrebbe essere formidabile, e anche efficace dal punto dei vista dei ricavi, se organizzata bene”.

Ceferin e il messaggio WhatsApp

In un'altra intervista a "Record", Ceferin ha raccontato che "quando nove club hanno ammesso di aver commesso un errore, ho cominciato a trattarli come tutti gli altri membri del calcio europeo". Il presidente della Uefa ha rivelato di non aver parlato con Agnelli, Perez o Laporta "ma ho ricevuto un messaggio via WhatsApp di uno di loro. Non ho risposto”. Poi ha bocciato l'ipotesi avanzata dalla Fifa di far giocare il Mondiale ogni due anni anziché quattro: “È impossibile, è un'idea irrazionale. La prossima edizione dopo il 2022 è nel 2026. Nel 2028 ci sono gli Europei: se si giocasse il Mondiale nel 2028, le nazionali europee non ci sarebbero. E quelle sudamericane hanno la Coppa America, non lo giocherebbero. Come potrebbe essere allora un Mondiale? Con questo calendario è impossibile, immaginate per i giocatori disputare un torneo di un mese ogni anno. Già oggi si infortunano di più perché giocano sempre”.


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