Sport e diritti umani, Marchisio premiato da Amnesty International

L'ex centrocampista della Juventus ha ricevuto il riconoscimento a Roma: "Per me è importante come uno scudetto, sopratutto per l'impegno messo"
Sport e diritti umani, Marchisio premiato da Amnesty International© EPA
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ROMA - Claudio Marchisio ha ricevuto il premio 'Sport e diritti umani' 2021, promosso da Amnesty International Italia e Sport4Society. Alla cerimonia di premiazione presso l'Hotel Cristoforo Colombo a Roma era presente anche Riccardo Cucchi, presidente della giuria e voce storica del programma radiofonico "Tutto il calcio minuto per minuto", che ha ricordato a tutti i presenti le motivazioni del conferimento del premio: "Per il suo impegno costante nell'esprimere sempre con chiarezza il suo pensiero su temi sensibili. Perché ha saputo richiamare l'attenzione di tifosi e appassionati su tematiche sociali importanti, come ad esempio le tragedie in mare legate ai flussi migratori, il rispetto dei diritti umani e il ruolo del calcio come portatore di valori. Il tutto è stato fatto principalmente tramite i suoi canali social, utilizzati come strumento di comunicazione e come veicolo di messaggi volti a sensibilizzare le tante persone che lo seguono".

Marchisio: "Premio importante come uno scudetto"

"Sono molto lusingato di ricevere questo premio, che per me è importante come uno scudetto, soprattutto per l'impegno messo dentro e fuori dal campo. Questo premio non va soltanto a me, ma a tutte quelle persone che, anche in futuro, avranno la voglia e la passione per dire la propria sia nello sport che al di fuori", sono queste invece le parole di Claudio Marchisio.

Menzioni speciali per Lara Lugli e le Zebre Rugby

Tra le candidature, la giuria del premio 'Sport e diritti umani' 2021, ha voluto esprimere due menzioni speciali alla pallavolista Lara Lugli e allo Zebre Rugby Club di Parma. La prima per aver denunciato la sua società per averla citata per danni perché rimasta incinta. La sua denuncia ha spinto la squadra a ritirare la causa ed è servita a illuminare l'assenza di diritti fondamentali per molte atlete e molti atleti. Mentre per le Zebre Rugby Club di Parma la menzione speciale è stata conferita per aver aderito alla campagna "Libertà per Patrick Zaki", esponendo striscioni nello stadio Lanfranchi di Parma e invitando i tifosi ad aderire all'appello di Amnesty International per la scarcerazione dello studente egiziano dell'Università di Bologna.


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