Mancini: Rappresentare la propria nazione è il momento più bello

A poche ore dalla finale degli Azzurri con l'Inghilterra Il prefetto Francesco Tagliente rende omaggio all’Inno Nazionale e agli Azzurri di Mancini ricordando il concerto-spettacolo sul significato del “Canto degli Italiani” organizzato nell'Auditorium di Coverciano per far conoscere meglio a tutti l'inno di Novaro-Mameli.
Mancini: Rappresentare la propria nazione è il momento più bello
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ROMA - A poche ore dalla finale degli Azzurri con l'Inghilterra Il prefetto Francesco Tagliente rende omaggio all’Inno Nazionale e agli Azzurri di Mancini ricordando il concerto-spettacolo sul significato autentico del “Canto degli Italiani” organizzato nell'Auditorium di Coverciano per far conoscere meglio a tutti, Azzurri compresi, l'inno di Novaro-Mameli. E lo ha fatto intervenendo al programma “Diretta Stadio-Speciale Europei: la finale” andato in onda dalle 21 su Italia 7.

Il significato autentico dell’Inno Nazionale è stato svelato agli Azzurri in ritiro a Coverciano. Tagliente ha ricordato la standing ovation della Nazionale di Mancini in piedi ad applaudire il concerto che si tenne al Centro Tecnico FIGC di Coverciano, quando in occasione del raduno della Nazionale, la Banda musicale della Polizia di Stato diretta dal, Maestro Maurizio Billi accompagnata dal tenore Francesco Grollo si esibì con brani musicali molto significativi e toccanti anche per il mondo dello sport. Il concerto fu arricchito dall'intervento del professor Michele D'Andrea, cultore del Risorgimento, sul significato autentico del nostro Inno Nazionale.

L'iniziativa - che prosegue con tappe territoriali lungo tutta la penisola - rientra nel progetto pluriennale “Viaggio tra i valori e i simboli della Repubblica” che l'Associazione nazionale insigniti dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) sta portando avanti per divulgare la conoscenza dei valori costituzionali e dei simboli della Repubblica. Un’articolata serie di eventi che raccontano e spiegano, attraverso diverse forme espressive, i pilastri ideali e simbolici della nostra democrazia.

Ad organizzare l’evento istituzionale di Coverciano, insieme alla Figc e alla Polizia di Stato, fu proprio Francesco Tagliente già responsabile della sicurezza della Nazionale, nella veste di delegato ai rapporti istituzionali dell'ANCRI. Con questa iniziativa Tagliente conferma il suo amore per lo sport, per gli Azzurri e per i simboli della Repubblica. E non poteva che essere così perché lo sport è stato uno dei fili conduttori di tutta la vita di Tagliente, da giovanissimo azzurro di lotta Greco Romana a responsabile della sicurezza degli Nazionale, dai mondiali Giappone a quelli in Germania con il trionfo degli Azzurri nel 2006 a Berlino, passando per la presidenza dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, la gestione della sicurezza delle Olimpiadi invernali di Torino e la gestione della sicurezza negli stadi. Il suo impegno e l’amore per il mondo dello sport peraltro gli sono stati riconosciuti con la Medaglia d’oro FIFA conferitagli a conclusione del Campionato Mondiale Germania 2006, la Medaglia d’oro al merito sportivo conferito dalla Federazione italiana judo lotta Karate arti marziali e la Stella d’Oro al Merito Sportivo conferita dalla Giunta Nazionale del CONI.

Il presidente dell’ANCRI Tommaso Bove nel suo intervento di apertura dell’evento evidenziò che “Gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana aderenti all’ANCRI, da Statuto, si sono assunti l’impegno di divulgare, a tutti i livelli ed in ogni forma, i principi e i valori della Costituzione Italiana, specialmente quelli incarnati nei simboli della Repubblica, dei quali intendono promuoverne la conoscenza storica e la portata ideale, poiché fermamente convinti che la salvaguardia dei valori rappresenta il modello di riferimento per una coscienza adulta e la formazione del mondo di domani. In tale ottica, è indubbio che lo sport in generale, e gli azzurri della Nazionale di calcio in particolare, rappresentano il momento più alto di questi valori, poiché da sempre capaci di trasmettere emozioni e messaggi positivi”.

E il prefetto Francesco Tagliente evidenziò che lo sport e i valori fondanti del nostro ordinamento costituzionale sono stati i fili conduttori del suo percorso professionale e della sua vita. E non solo della sua vita perché precisò: “Questo evento è il frutto della sensibilità e della vocazione istituzionale e sociale del presidente della FIGC Gabriele Gravina, del Capo della Polizia Franco Gabrielli e di una bella Squadra impegnata da tempo a promuovere i valori dei simboli della Repubblica. Parlo dell’Associazione Nazionale degli insigniti al Merito della Repubblica ma non solo perché parlo soprattutto degli orchestrali della Banda musicale della Polizia diretti da Maurizio Billi, da Francesco Grollo e da Michele D’Andrea. Una squadra che è partita da Firenze 10 anni fa, festeggiando il Tricolore, ed oggi ancora unita e più attiva che mai, torna a Firenze e fa tappa a Coverciano per spiegare agli Azzurri, attraverso una chiacchierata briosa ed espressiva, il significato autentico dell’Inno Nazionale, pilastro ideale e simbolico della nostra democrazia”.

Dal ct Mancini agli azzurri Chiellini e Bonucci parole importanti e significative.

Il ct: “L’inno italiano è un qualcosa di particolare. Non abbiamo mai pensato che fosse una marcetta, ma l’inno più bello del mondo. Spero che quanto ascoltato oggi serva a tutti noi quando andremo in campo già da sabato e ci aiuti ancora di più. Il momento più bello penso sia rappresentare la propria nazione”.

Giorgio Chiellini: “Se penso all’inno ripenso a quando ero bambino e guardavo la Nazionale di calcio ma anche gli altri sport e lo cantavo a casa. Poi piano piano dalle nazionali giovanili ho cominciato a cantarlo fino a raggiungere il sogno di cantarlo in Nazionale maggiore. E’ un inno stupendo, e cantarlo è un qualcosa di emozionante, un modo di caricarci tutti insieme prima della partita e trasferirci quelle vibrazioni e quelle emozioni che poi cerchiamo di riportare in campo”.

Infine Leonardo Bonucci: “Dopo questa bella mezz’ora passata insieme, quel minuto davanti alle telecamere in cui viene cantato l’inno italiano prima delle gare della Nazionale azzurra sarà ancora più entusiasmante e fatto con ancora più voglia perché racconta la nostra passione, la nostra storia ed è quello che cerchiamo di mettere in campo in ogni partita. Complimenti alla Banda musicale della Polizia di Stato, siete veramente una grande squadra”.

A margine dell’evento il presidente dell’ANCRI Tommaso Bove consegnò a Mancini e a Demetrio Albertini, Presidente del Settore Tecnico di Coverciano la tessera di socio Onorario dell’ANCRI. E Albertini donò al presidente Tommaso Bove una maglia ufficiale della Nazionale italiana, recante sulle spalle la scritta ANCRI, ed il numero 4.


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