Covid e Serie A, Vezzali: "Cabina di regia per uniformare decisioni Asl"

Il Sottosegretario allo Sport chiarisce: "Il Governo ha perfetta consapevolezza della situazione di disagio che tutto il mondo dello sport sta attraversando"
Covid e Serie A, Vezzali: "Cabina di regia per uniformare decisioni Asl"© ANSA
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La Serie A riparte con l'incognita Covid. Tanti i positivi tra calciatori e staff tecnici, eppure tra le Asl le decisioni non sono state uniformi. Ben quattro le gare della prima di ritorno che sono saltate (Bologna-Inter, Atalanta-Torino, Fiorentina-Udinese e Salernitana-Venezia) mentre Verona e Spezia sono scese regolarmente in campo nonostante abbiano rispettivamente 10 e 4 positivi. Manca dunque una linea chiara uniforme per tutti. Sulla vicenda è intervenuta anche il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali: "Una cabina di regia permanente sul campionato con le competenze necessarie a individuare la soluzione o le soluzioni idonee, al fine di creare un comportamento uniforme delle autorità sanitarie locali attraverso un coordinamento nazionale, affinché si possa uscire da questo stato di incertezza sullo svolgimento delle competizioni che sta recando evidente pregiudizio all'intero comparto dello sport".

Serie A nel caso per il Covid: la soluzione di Valentina Vezzali

La Vezzali propone la sua "ricetta": "Come autorità di Governo competente per lo sport, sto monitorando la situazione legata allo svolgimento delle varie competizioni sportive alla luce dei recenti dati sanitari e confermo che il Governo ha perfetta consapevolezza della situazione di disagio che tutto il mondo dello sport sta attraversando. La cabina di regia è uno strumento che ho preso in considerazione, a maggior ragione a seguito dello stimolo odierno della Lega Calcio di Serie A e intendo istituirla quanto prima, consultandomi con il Ministro Speranza e il Ministro Gelmini, con le competenze necessarie a individuare la soluzione o le soluzioni idonee - sottolinea la Vezzali -, al fine di creare un comportamento uniforme delle autorità sanitarie locali attraverso un coordinamento nazionale, affinché si possa uscire da questo stato di incertezza sullo svolgimento delle competizioni che sta recando evidente pregiudizio all'intero comparto dello sport".


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