Lippi: "Grande Mourinho! Spalletti e Inzaghi bravissimi. E Zaniolo..."

L'ex ct campione del mondo con l’Italia nel 2006 è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”: dalla Nazionale alla Serie A, ecco che cosa ha detto
Il primo debutto di Lippi è un disastro: sconfitta per 2-0 contro l'Islanda© CIAMILLO
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“Ho smesso di lavorare nel calcio due anni fa quando ho lasciato la Nazionale Cinese, c’è stata la possibilità che potessi far parte della nuova gestione come direttore tecnico ma poi non si è concretizzato, è stata una considerazione che ho fatto ma ora come ora non tornerei nel mondo del calcio". Così Marcello Lippi ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione condotta da Giuseppe Falcao, Simone LP e Gabriele Ziantoni in onda su New Sound Level 90FM. Il ct campione del mondo con l’Italia nel 2006 ha commentato le parole di Gasperini, che nel postpartita di Atalanta-Lipsia ha detto che il problema del calcio italiano è che abbondano i buoni propositi ma che poi non si concretizza nulla. "Mi sembra un po’ esagerato come discorso - ha detto - Che l’Italia come Nazionale non partecipi a due mondiali di fila è clamoroso e ancora più clamoroso è che abbiamo perso contro la Macedonia. Nel momento in cui ti giochi la partecipazione a un mondiale e perdi in casa con la Macedonia è troppo grave. Per quanto riguarda i club ci sono dei campionati in cui ci sono squadre fortissime e potentissime dal punto di vista economico e noi non siamo così forti, ma torneremo ad esserlo". "Tutto quello che si sta facendo va bene, ogni volta che c’è un momento negativo c’è la corsa a quello che si dovrebbe fare, ma noi non dobbiamo dimenticarci che siamo l’Italia e che abbiamo vinto 4 mondiali, adesso è semplicemente un periodo di ricambio generazionale in cui non abbiamo giocatori di primissimo livello mentre 30 o 40 anni fa nascevano dei fenomeni epocali. Abbiamo lavorato come sempre, stiamo andando meno bene solo per il ricambio generazionale. Le Nazionali giovanili stanno lavorando benissimo e ce ne sono parecchi che si stanno ben comportando".

Lippi e la Roma

Secondo Lippi, al mondiale del 2006, Francesco Totti ha dato un apporto importante perché non era al top della condizione ma io sono stato da subito molto deciso nel portarlo perché l’importanza dei grandi calciatori è grande anche quando non sono al 100% e questo lo pensavano anche i suoi compagni. Ha fatto cose importantissime, un lancio a Grosso che si è conquistato quel rigore che poi Francesco ha trasformato e tante altre cose". Ma quanto è difficile giocare in un Olimpico pieno contro la Roma? "Le grandi squadre non patiscono particolarmente questo stato di cose, una grande squadra è abituata a certi palcoscenici. Il problema è giocare contro squadre forti con grandi giocatori come spesso ha avuto la Roma, questo era più difficile". "Josè Mourinho sta tenendo la Roma in una buona posizione di classifica in linea con le aspettative, subito dietro le prime. C’è questo particolare poi che tutte le squadre italiane sono uscite dalle coppe europee tranne la Roma e quindi sta facendo un grande lavoro". "Zaniolo è uno dei più grandi prospetti italiani senza dubbio - ha aggiunto commentando le voci di mercato - È normale che si accosti alla Juventus un ragazzo così forte e promettente, ma questi titoli servono solo a riempire le pagine dei giornali. Non ho la più pallida idea se sia una priorità della Juve, io sono un semplice fruitore del mondo calcio in questo momento".

Serie A, Lippi su Napoli e Inter

Lippi ha fatto anche i complimenti anche a Spalletti e Inzaghi. "Spalletti sta lavorando benissimo, ha tenuto la squadra sempre in una posizione di vertice, ha avuto qualche passaggio a vuoto come tutte le squadre quest’anno ma è ancora lì a giocarsi il titolo nello spazio di pochi punti". "L’Inter ha lavorato benissimo negli ultimi anni, prima con Conte e poi con Inzaghi. In questo momento non so se si possa considerare favorita, ma è la squadra che mi piace di più veder giocare tra le tre di testa".


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