La mitica Palmese è tornata. Ma la strada per la Serie D è piena di polemiche e problemi

Dopo gli scontri con il Comitato sulla formula della promozione, ancora divergenze e sospetti sul format degli spareggi. E i soli 100 biglietti destinati ai sostenitori vesuviani per la gara con l'Angri incrementano i rischi di ordine pubblico per domenica. Almeno in mille i tifosi pronti raggiungere lo stadio.
La mitica Palmese è tornata. Ma la strada per la Serie D è piena di polemiche e problemi
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PALMA CAMPANIA – Non è mai scontato. Ma a volte succede. Il fuoco è rimasto sotto la cenere per 20 lunghi 20 anni e in questa primavera post-Covid ha ripreso a bruciare. Forte. E pure rumoroso. Come al solito. In linea con una storia e una tradizione mai banale. La Palmese è tornata. Si affaccia sull’uscio della serie D  tramite gli spareggi iniziati domenica scorsa con una vittoria ai rigori contro la Puteolana e promette di arrivare  in serie C. Il pianeta dove vuole stare. Tanto per  non cambiare, naturalmente, fa già assai rumore. E sta incendiando i giorni della vigilia che portano dritti ad Angri-Palmese fissata per domenica 8 maggio allo stadio Novi della città salernitana. Una questione di diritti, infatti, ha messo il diavolo rossonero del presidente Mario Rega, lo stesso che condusse l’ultima risalita in C2 nell’estate 2001, contro  la Lega Nazionale Dilettanti della Campania. Lettere. Incontri. Tensione. Mille sospetti. E soprattutto tanta ragione, onestamente.

FORMULA INEDITA - La questione è semplice e incomprensibile. In tutta Italia i vincenti dei gironi di Eccellenza hanno accesso diretto alla Serie D come è naturale sia e qualche  seconda classificata tenta la lotteria degli spareggi. In Campania non và così.  Il presidente del Comitato Regionale,  Zigarelli, infatti, ha composto 3 gironi di 14 squadre (?) con soli 2 posti di diritto. Così una delle tre squadre vincenti (Palmese, Puteolana ed Angri) sta affrontando un triangolare e una di esse sarà costretta a pedalare fino al 12 giugno per affrontare prima una delle seconde classificate della Basilcata e poi ancora la vincente tra le seconde della Campania o della Calabria. Insomma, una “pazzaria”. Aggravata da una sconcezza inaudita: nel triangolare in corso chi vince la prima partita (in questo caso come detto la Palmese) gioca subito la seconda partita contro ogni regola nazionale e internazionale.

CALCOLI E BIGLIETTI - Per farla breve, dopo Angri-Palmese di domenica, Puteolana e Angri stessa avranno (se la Palmese non dovesse ancora vincere) tutto il tempo di fare i loro calcoli. Ultimo ma non secondario attrito:  ora monta la grana biglietti.  Lo stadio di Angri ha solo 100 posti destinati agli ospiti e una sola strada di accesso all'impianto. Da Palma Campania ne chiedono 800-1000 almeno dopo che con la Puteolana a Sarno l’altra domenica oltre 2000 avevano incendiato l’atmosfera. Come andrà a finire? Per ora non lo può dire nessuno. Fervono i contatti tra Questura e dirigenti delle due società. La soluzione migliore è sotto gli occhi di tutti. Ma occorrerebbe tanta cavalleria per far vincere lo sport. In attesa, la Palmese forse ha già vinto. E’ riuscita a ritornare nel suo corpo reincarnando valori e passione d’altri tempi. E’ senza stadio. Il Comunale sarà pronto tra alcuni mesi e sarà il primo della Campania senza recinzione tra terreno di gioco e tribune. Conterà quasi 8mila posti. Negozi. Area commerciale. Un gioiello dentro la città, alle spalle della casa di Danilo Iervolino che da buon palmese sta governando il miracolo Salernitana. E in attesa, prova a vincere contro tutti. Guidata dal baffo imbiancato di Mario Pietropinto, allenatore mito, comunque vada lotterà alla morte. Vuole la D. Come intermezzo. Perché il posto di tanta passione non può che essere la serie C. Zigarelli… permettendo.

l.a.


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