Monza-Pisa, testa e cuore sino alla A

Una gara intensa all'U-Power Stadium. Stroppa la sblocca subito con Mota Carvalho, poi soffre i nerazzurri. Ma Gytkjaer raddoppia e D'Angelo sbanda. Al 93' però da un angolo regalato agli ospiti nasce la rete di Berra che rilancia i toscani. Domenica si replica all'Arena Garibaldi
Monza-Pisa, testa e cuore sino alla A© LAPRESSE
di Tullio Calzone
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Appaiate in classifica alla fine della stagione regolare dopo un estenuante testa a testa durato, praticamente, per tutto il campionato, Monza e Pisa hanno onorato il copione sino all’ultima goccia di sudore e sino all’ultimo respiro di una partita bellissima. Ancora tante incertezze anche in questa prima finale d’andata che assegnerà l’ultimo posto per la prossima Serie A sfuggita a entrambe le contendenti per una questione di dettagli proprio quando il traguardo era sembrato essere una pura formalità. L’equilibrio l’ha fatta ancora da padrone assoluto in uno scenario che anche per questo esalta tutto il valore di questo torneo. I gol fanno sempre la differenza e, infatti, tre episodi hanno spaccato la nottata monzese anche al U-Power Stadium, decisa dai guizzi all’alba del match e nel tratto finale di una contesa ricca di emozioni. A Dany Mota Carvalho, l’amico e già compagno di squadra di Leao, sono bastati 9’ per lasciare il segno. A Gytkjaer pochi minuti per provare a sigillarla. Ma il calcio è un attimo e pensare di aver vinto è sempre un errore fatale. E così se le mosse di Stroppa hanno dato effetti positivi immediati e inibito le aspettative di un Pisa che pure ha tentato una partenza arrembante prima di un moto d’orgoglio una volta passato in svantaggio, è stata la ricchezza di risorse a disposizione dei padroni di casa a fare, per ora, la differenza, facendo pendere il piatto della bilancia dalla parte della compagine brianzola, apparsa finalmente all’altezza delle proprie possibilità nonostante quell’ingenuità in pieno recupero che non evita la sconfitta a D’Angelo ma rischia di moltiplicare le motivazioni dei toscani in vista del ritorno.
Domenica sera all’Arena Garibaldi ci sarà la seconda puntata di questa sfida infinita in cui le energie mentali e fisiche saranno ancora una discriminante. Stroppa sa bene che in una finale così agguerrita non bisognerà dare nulla per scontato e farà certamente fruttare anche quella lezione di Perugia all’ultima giornata della stagione regolare che ha allontanato una promozione diretta data troppo presto per scontata. Il Pisa, d’altra parte, pur uscendo sconfitto dal campo, ha lottato e si è costruito le proprie opportunità da ex capolista arrivando a quel gol che lascia i giochi aperti e rende inutile ogni pronostico. Ora bisognerà solo vedere chi ha più voglia di A. E più forze per prendersela!


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